“Dopo un estenuante tira e molla, tra telefonate, lettere di sensibilizzazione ed incontri, sono stato costretto a cedere le armi e rassegnarmi alla miopia di certe Amministrazioni locali. Saremmo stati disponibili anche a sobbarcarci l’onere economico della ripubblicazione del bando, ma tutto è stato vano”. E’ il tenore dell’amaro sfogo del presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia, dopo il niet ricevuto dal sindaco di Monterosso Almo, Salvatore Sardo, e dal Rup Amato, in merito alla gara relativa ai lavori di realizzazione delle opere di urbanizzazione ed infrastrutture del piano per gli insediamenti produttivi artigianali sul territorio comunale, per un importo di oltre 3 milioni di euro, che il Comune ha scelto di aggiudicare con il criterio del massimo ribasso.Dal 14 maggio scorso è vigente la norma, D.L. 70/2011, cosiddetto decreto sviluppo, che “consente” alle Amministrazioni appaltanti di aggiudicare i lavori di importo fino a 4.850.000 euro non più attraverso il ricorso al massimo ribasso, bensì con il criterio dell’esclusione automatica delle offerte. “Mi appare del tutto irrazionale, illogica e non puntuale – continua Grassia – la scelta operata dall’Amministrazione Sardo di ricorrere al criterio del massimo ribasso per aggiudicare l’importante lavoro in oggetto, il cui bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 3 giugno 2011, quindi dopo l’entrata in vigore del decreto per lo sviluppo. Abbiamo sottolineato al sindaco ed al Rup come il massimo ribasso di aggiudicazione non sia foriero di garanzia per la tutela della sicurezza e della salute delle maestranze che saranno utilizzate e abbiamo ribadito che l’aggiudicazione con ribassi temerari espone l’Amministrazione, oltre che a sicuri contenziosi, anche al probabile scenario di non vedere mai realizzata l’opera o, magari, di averla consegnata di gran lunga oltre il limite temporale fissato dal bando o, peggio, di non poterne fruire poiché realizzata non a regola d’arte. Di contro abbiamo dovuto registrare una incomprensibile chiusura. Con il metodo scelto dal Comune di Monterosso Almo, le imprese sane, e rispettose delle regole e dei contratti, non potranno in alcun modo essere “competitive” nei confronti di soggetti che, forse pressati dagli istituti di credito o dai fornitori, o magari per inseguire il “fatturato”, presenteranno, perché costretti da tali congiunture, un’offerta che supererà, e di molto, i limiti della decenza, dell’etica e, perché no, della legalità. A nulla è valso, inoltre, l’aver sottolineato come il 21 giugno scorso sia stata approvata dall’Ars la nuova normativa sugli appalti che impone lo stop ai maxi ribassi e che fra qualche giorno sarà pubblicata sulla Gazzetta Siciliana”.
Opere di urbanizzazione zona artigianale Monterosso. Ance Ragusa, Il presidente Grassia: “Il Comune non desiste al massimo ribasso e così l’opera non vedrà mai la luce”
- Giugno 24, 2011
- 12:51 pm
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