LE ANTENNE DI VIA BOTTA E LE INESATTEZZE D’UN EX CONSIGLIERE. Modica, risentito Giovanni Migliore

Sulle antenne della telefonia di Via Botta, il consigliere comunale di Idea di Centro, Giovanni Migliore, non prende bene la posizione assunta dall’ex consigliere Enzo Ruffino, su una vicenda della quale Migliore si era già speso insieme al collega Paolo Nigro.
“Penso che quando si vuole dare un contributo per migliorare le storture e/o le inefficienze della società in cui viviamo – spiega Migliore – ci si debba porre rispetto agli altri con obiettivo spirito propositivo e di collaborazione ed evitare gli attacchi polemici ed infondati a chi si è prodigato per risolvere, con tutti i limiti dai quali si è caratterizzati, le istanze provenienti dal tessuto sociale.
Chi si è speso per risolvere il problema delle antenne di telefonia mobile allocate in via Botta, tra i quali il sottoscritto, lo ha fatto con spirito di servizio sociale, guardando al nocciolo delle questioni e mai pensando ad un ritorno di visibilità o a qualunque forma di tornaconto politico.
E’ pertanto polemica, strumentale ed infondata la tesi sostenuta dall’ex politico che vuole far passare a tutti i costi i promotori di certe battaglie di legalità, per incapaci avventurieri e per persone che si mobilitano per ottenerne un ritorno a titolo personale.
Di solito, è vera un’altra cosa ovvero, coloro che pensano certe cose degli altri è perché essi stessi opererebbero con le logiche che addebitano agli altri, per la serie ….il lupo pensa ciò che opera.
C’è da dire inoltre che il politico balneare di cui sopra, nel tentativo maldestro di spalare un po’ di fango sugli altri, non dice delle verità lapalissiane:
1)le antenne vanno delocalizzate nel rispetto d’una precisa legge (fin qui disattesa)che impone l’allocazione in siti di proprietà del Comune;
2)i possibili siti presso cui spostare le antenne, non sono stati individuati o suggeriti da nessun smanioso di visibilità, bensì da tecnici super partes;
3)i valori di onde elettromagnetiche che i cittadini avvertiranno nella nuova allocazione,quale ch’essa sia, saranno inferiori del 90% degli attuali valori;
4)l’attuale allocazione delle antenne si trova nel centro abitato della città e su un edificio di proprietà d’un ex politico nostrano, verosimilmente amico del politico di transito.
Sulla base di queste considerazioni, obiettive ed inconfutabili, risulta evidente che qualcuno abbia voluto provocare un inutile polverone del quale non si capisce davvero la reale motivazione o forse, si capisce il chiaro intento di voler continuare a fare una politica rionale, di parte e non come si conviene, nell’interesse dell’intera comunità. Desidero tranquillizzarlo sul fatto che quelli che addita come opportunisti, in realtà, nel loro piccolo, intendono dare solo il loro modesto contributo alla soluzione dei problemi della collettività, dando quel che possono in termini d’impegno personale, senza nulla a pretendere”.

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