L’on. Pippo Digiacomo interviene riguardo alla situazione d’impasse in cui si trova il Comune di Comiso in relazione al Piano Regolatore Generale. Lo strumento urbanistico, infatti, tarda ad essere adottato anche a causa dell’incompatibilità del sindaco con la proprietà di alcuni terreni. L’argomento è stato al centro sabato scorso di un affollato comizio in Piazza Fonte Diana, nel corso del quale è anche stato fatto riferimento alla situazione di dissesto finanziario in cui versa il Comune a causa delle politiche fallimentari dell’attuale amministrazione comunale.
Dichiara l’on. Digiacomo: “Il Piano regolatore generale di Comiso è fermo, tra l’altro anche perché il sindaco Alfano, in palese conflitto d’interesse, non riesce a volturare in terreni edificabili, terreni vincolati riconducibili alla sua famiglia. Si tratta di oltre di 15 mila metri quadrati, circa 60 particelle, di proprietà di parenti del sindaco dal primo al quarto grado. Si può tollerare che uno strumento programmatorio di tale importanza sia fermo da anni per gli interessi speculativi della famiglia del primo cittadino, bloccando di fatto la regolare attività edilizia in una città in cui il comparto artigianale è in ginocchio? Si dimetta, dunque, e da privato cittadino difenda legittimamente i suoi interessi. Ma da sindaco – conclude l’on. Digiacomo – non lo deve e non lo può fare”.
ON. DI GIACOMO: ALFANO RIMUOVA L’INCOMPATIBILITA’ TRA SE STESSO E L’ADOZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DI COMISO E SI DIMETTA
- Giugno 27, 2011
- 10:44 am
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