Parecchie notizie che il nostro quotidiano on line pubblica sono oggetto di commento da parte dei lettori. Tutti coloro che intervengono difendono le loro posizioni. Se si parla di politica, difendono i loro amici e attaccano gli avversari dei loro amici: normale, legittimo, perché la libera opinione è un diritto! Quel che però voglio fare osservare è che molti, purtroppo, volutamente o in buona fede, non tengono conto spesso del testo letto.
Il sottoscritto, per una questione di principio, non interviene mai nei commenti che i lettori fanno ai sui editoriali, perché dibattere in condizioni che non sono di “par condicio” mi sembra non corretto: non vedo perché io devo essere con il viso scoperto, mentre il mio interlocutore deve avere il viso coperto. Pur tuttavia, ogni tanto, qualche eccezione l’ho fatta e la faccio, proprio perché trovo che la natura di certi commenti, che chiaramente rispetto anche se non li condivido, mi pare vergata di “pre-comprensione”.
La pre-comprensione scatta nel momento in cui chi legge un testo, lo fa basandosi sull’ipotesi, per alcuni quasi certezza, di interpretazioni che non riguardano il testo, ma la storia e l’esperienza della persona che scrive, i suoi antecedenti che precedono l’esperienza diretta della realtà o del testo stesso. Faccio un esempio. Per alcuni è automatico che se una persona ha fatto esperienza in un’area politica, come ad esempio il sottoscritto che ha sempre condiviso sin da giovane l’area politica cattolico-popolare ( in sigla: prima DC, poi CCD, poi CDU, poi UDC,) e poi la stessa persona si trova i ad esercitare , nella qualità di direttore di testata, il suo libero pensiero di critica e di opinione verso, per esempio, l’attuale amministrazione Buscema, tutto questo induce a fare commenti come quello di un certo “noticiano” , che così si è espresso: “caro direttorissimo, che ha in mano, per esprimere le sue modeste idee, un sito internet vuole farci ancora una volta credere alla sua imparzialità’, mentre chi commenta é solo fazioso. No caro direttore, pensiamo i cittadini liberi, che raccontare le cose in maniera distaccata sia qualcosa di diverso dal suo modo di fare”. Questo commento, che rispetto financo nella parte in cui giudica “modeste” le mie idee , ma che non condivido e che ritengo non sereno, è riferito alla mia ultima osservazione su alcune scelte del sindaco Buscema; a mio avviso è una pre-comprensione. Io credo di poter dire, con molta serenità e libertà , che il quotidiano on line da me diretto non prende direttive da nessuno, e si sforza costantemente di fare informazione libera, dando spazio a tutte le posizioni politico-partitiche, per cui quando il commentatore “noticiano” arriva ad essere certo che il sottoscritto “fa finta” di essere imparziale, è proprio una plateale pre-comprensione, in virtù della quale egli riesce a leggere perfino nella mia mente e nel mio cuore. Si spinge ancor più avanti il commentatore “x factor”, che mi paragona ad Emilio Fede, il quale, e qui non posso dargli torto, è un maestro di imparzialità visto che, fra l’altro, è ben pagato dal suo padrone per assumere questo ruolo.
Gentili “noticiano” e “x factor”, credo di essere, in buona fede, una persona che ha sicuramente un patrimonio di idee e un suo punto di osservazione, nonché limiti e difetti, come tutti i mortali del resto, ma se c’è una cosa alla quale tendo e tengo è proprio lo sforzo di rimanere sempre libero pensatore, nonostante la modestia delle mie idee, nel pieno rispetto delle persone, politici di destra, di centro o di sinistra, persone di questa o di quella religione, credenti o no, senza operare alcuna “finzione” di sorta. Chi mi conosce veramente, sa che non mi nascondo dietro le parole.
Ad ogni buon conto, per vostra memoria vi riporto quando scritto dal Direttore del quindicinale “La Pagina” di Modica, Luisa Montù, nella sua prefazione al mio libro “Aspettando la politica”(2005): “… M’e parso che Domenico Pisana sia persona che non scende a compromessi, che non è in vendita insomma … Per molto tempo ha tenuto una rubrica, ‘L’ospite’, su La Pagina , nella quale avevo avuto modo di apprezzare la pacatezza e l’equilibrio con i quali si pone davanti alle varie problematiche…”. Gentile signor “noticiano”, se oggi mi sono permesso di scrivere di non condividere alcune scelte politico-amministrative del sindaco Buscema, sappi che verso il sindaco precedente, Piero Torchi, il sottoscritto è stato di gran lunga più critico, avendo scritto , sempre nel libro sopra citato, a pag. 40, le seguenti osservazioni: “… la tendenza al presenzialismo, ad accentrare assume, in Torchi, a volte, contorni, magari in buona fede, troppo esasperati … Non condivido di Torchi politico certe smanie accentratrici di visibilità mediatica, né certe acrobazie politiche finalizzate a risultati che pagano al momento ma che nel tempo finiscono per deteriorare l’immagine di se stessi all’interno di un quadro di etica politica.” Come potete vedere, gentili “noticiano” e “x factor”, questo “direttorissimo” , pur avendo le proprie idee politiche, pur essendo “di parte”(imprescindibile per ognuno di noi) nel seno che guarda con una propria prospettiva, non fa finta di essere distaccato né critica o difende a seconda della convenienza , ma si sforza di esprimere quel che pensa con onestà intellettuale e non perdendo di vista la dignità dell’altro. Se ho dato e do una impressione diversa, chiedo scusa ai miei lettori, che sicuramente meritano di essere ringraziati per il fatto che ritengono, bontà loro, di perdere tempo nella lettura delle mie osservazioni dal basso. A gentili “noticiano” e “x fatcor”, lo dico senza alcuna ironia o altro, qualora volessero farsi riconoscere, sono disponibile a darle in dono il mio libro “Aspettando la politica”.
L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… di DIRETTORE. A PROPOSITO DEI COMMENTI DI “NOTICIANO” E “X FACTOR” ALLE MIE OSSERVAZIONI SU ALCUNE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE BUSCEMA.
- Luglio 1, 2011
- 8:59 am
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