La ripresa dei lavori riguardanti l’edificio in costruzione sulla collina dell’Itria e le grida di protesta che alcuni si sono affrettati a sollevare, fanno sorgere spontanee alcune domande. Come mai tanta indignazione è improvvisamente esplosa solo dopo sei anni dal rilascio della concessione edilizia e dall’inizio dei lavori? Come mai coloro che oggi si indignano non hanno sentito il dovere di recarsi presso la Sovrintendenza, unico organo che ha la competenza per bocciare un progetto dal punto di vista della tutela ambientale e paesaggistica, per informarsi circa la legittimità e l’opportunità dei pareri rilasciati? Il Partito Democratico di Modica interviene sulla vicenda denunciata da Orazio Maggio, coordinatore della Federazione di Sinistra, sull’immobile in costruzione in Via San Benedetto da Norcia. “Ora si persevera nel non capire – dice il Pd – che se una costruzione impatta con l’ambiente e il paesaggio bisogna indignarsi subito e farla bloccare immediatamente, perché l’indignazione tardiva e il conseguente blocco tardivo dei lavori rischia di causare un danno di gran lunga maggiore: infatti una struttura di pilastri in cemento armato che non può essere né abbattuta né completata, perchè il contenzioso infinito che si instaurerebbe non lo permetterebbe, finisce di certo per avere un impatto mille volte più insopportabile rispetto a quello di un edificio completo. Edificio che, per quanto discutibile, ha avuto il parere favorevole (ben quattro, nel caso in questione!) della Sovrintendenza.
Basti citare, uno per tutti, il caso dell’edificio delle suore della Catena, che è il più esemplare di quest’esito.
Piangere sul latte versato è sempre la cosa meno utile da fare. L’Amministrazione, con il sostegno dei partiti di maggioranza, data la forte attenzione all’ambiente e al territorio che ne ha sempre contraddistinto i valori, sta allora cercando di concentrarsi sul lavoro da fare affinchè tali situazioni non si ripetano più.
Vogliamo ricordare che l’Assessore all’Urbanistica ha dato direttiva all’Ufficio Tecnico Comunale affinché prima di rilasciare concessioni per la costruzione di edifici ad alto impatto ambientale e paesaggistico, seppur dotati di tutti i pareri, ne informi preventivamente l’Amministrazione perché la stessa possa interloquire con le altre amministrazioni coinvolte ed approfondire la questione in tempo utile. In caso contrario il Dirigente avrà sempre l’obbligo di rilasciare la concessione per evitare conseguenze penali e azioni risarcitorie da parte dei privati, e in ogni caso va sempre tenuto presente che chi amministra ha innanzitutto l’obbligo di rispettare la legge e di farla rispettare.
Ed oltre a far rammentare che si sta accelerando l’iter di approvazione della variante generale al PRG, che è l’unico modo per dare alla città un quadro certo e aggiornato di regole in materia urbanistica, ribadiamo che l’adozione della variante del prg è il primo tassello della nostra politica urbanistica che passa per la valorizzazione del centro storico anche con la rivisitazione dei suoi confini ormai abbondantemente datati attesa la loro ridotta estensione”.
L’immobile sotto la collina dell’Itria a Modica. Il Pd: “Si persevera nel non capire”
- Luglio 2, 2011
- 5:01 pm
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