Modica, altri guai in vista per i due rumeni condannati per il furto di cancello

Altri guai con la giustizia sono in vista per i due rumeni, padre e figlio, arrestati mercoledì scorso e condannati, come già riportato nell’edizione di ieri, a otto mesi di reclusione e 220 euro di multa dal giudice unico di Modica, per furto aggravato in concorso. Gigel Micu e Vasile Micu, 42 e 20 anni, residenti a Rosolini, dovranno essere processati in futuro anche per le violazioni al “Decreto Ronchi” per avere avviato un’attività di raccolta, trasporto e recupero di rifiuti speciali, senza le prescritte licenze e autorizzazioni, che prevedono il sequestro del mezzo a loro in uso, unitamente alla ferraglia in esso contenuta del peso di oltre 500 chili. A bordo del furgone, un Ford Transit, viaggiava anche un figlio minore di Gigel Micu. Questi, appena undicenne, non è perseguibile, per cui è stato affidato alla madre. Il mezzo era stato intercettato dagli agenti del Commissariato a seguito della segnalazione di un giovane, residente nel quartiere “Sacro Cuore”, il quale, nella stessa mattinata, si era accorto che due soggetti, simulando l’attività di “raccolta ferro vecchio”, si stavano interessando di un cancello di ferro battuto (della lunghezza di circa quattro metri e alto due), che, poggiato su un muro esterno della sua casa, doveva ancora essere pitturato e collocato a chiusura dell’ingresso della sua proprietà. La parte offesa raccontava di aver diffidato i due rumeni ad allontanarsi, tuttavia era rimasto guardingo per l’atteggiamento sospetto tenuto da questi. Dopo poco tempo si accorgeva che i due erano tornati sul posto e avevano asportato proprio il cancello. Una pattuglia ha intercettato il mezzo in Via San Giuliano- Sant’Elena. Del cancello trasportato non fornivano alcuna spiegazione, ma la parte offesa lo riconosceva, tra i vari rottami caricati, individuando anche le due persone che aveva visto aggirarsi nei pressi della propria abitazione

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