Modica. Sarà interrogato lunedì il sedicente mago arrestato dai carabinieri

Sarà sottoposto lunedì a interrogatorio di garanzia, alla presenza del suo legale di fiducia, l’avvocato Maria Aprile del Foro di Siracusa, il sedicente pranoterapeuta Nazzareno Puglisi, 64 anni, di Solarino, arrestato venerdì mattina dai carabinieri della Stazione di Modica per truffa aggravata e violenza sessuale continuata. L’uomo comparirà davanti al Gip del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, nel carcere di Modica Alta, per chiarire la propria posizione. Su di lui pesano le testimonianze di parecchi suoi “clienti”, prima fra tutte la moglie del modicano A.P. (sofferente di gravi patologie alla schiena e in terapia presso il Dipartimento di Salute Mentale di Modica in quanto affetto da disturbo di personalità nas), costretta a versare parcelle onerose in varie soluzioni, in contanti e in assegni, con l’espediente di sottoporre il marito a sedute fisioterapiche e riti magici, che sarebbe stata costretta, con violenza e minaccia, a subire abusi sessuali con la scusa di praticarle delle manipolazioni per curare dolori alla schiena. L’avrebbe, infatti, fatta spogliare e le avrebbe toccato seno e parti intime, come del resto avrebbe fatto con altri familiari di pazienti. L’uomo riceveva a Modica, nel suo studio al Quartiere Dente, tutti i giorni dispari della settimana(nei giorni pari operava a Solarino). “Sono fatti – ha detto il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio – che denunciano uno stato di degrado e di squallore da una parte e di arretratezza dall’altra, derivata dalle difficoltà di salute di familiari. L’uomo rappresentava per le parti offese l’ultima “ratio” per risolvere i problemi che potevano essere di natura fisica, perchè prometteva la guarigione da malattie, e il ricongiungimento relativamente alle crisi di coppia”. Un’attività illegale quella che portava avanti da tempo il Puglisi, vietata dal testo unico di pubblica sicurezza, che si sviluppava col sistema del passaparola. “Sono soggetti definiti “ciarlatani” – aggiunge il capo della magistratura inquirente modicana – in grado di ingenerare timore del pericolo immaginario di essere posseduto dal male o da demoni, o comunque affetto da disturbi provocati da stregonerie e malefici”. In particolare “faceva presa” sul ceto medio-basso.

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