TRIVELLAZIONI AL POZZO TRESAURO A RAGUSA, CGIL, CISL E UIL: “SALVAGUARDARE ATTIVITA’ ENIMED CHI SOLLEVA PROBLEMI DI ORDINE AMBIENTALE RICHIEDA ACCERTAMENTI CON GLI ORGANI COMPETENTI”

Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle federazioni di Filctem, Femca e Uilcem, intervengono sulla vicenda delle trivellazioni al pozzo Tresauro portate avanti dall’Enimed. “Siamo i primi – dicono i segretari provinciali Giovanni Avola, Enzo Romeo e Giorgio Bandiera – a mobilitarci per la difesa del territorio, a chiedere uno sviluppo quanto più possibile legato alle opportunità di eco-sostenibilità dell’intera area provinciale. Con riferimento a quanto sta accadendo a Pozzo Tresauro, però, non riusciamo sinceramente a comprendere su che cosa sia fondato un allarmismo che rischia di ingenerare grosse difficoltà sul fronte produttivo, creando non pochi problemi, in prospettiva, anche ai lavoratori utilizzati per l’attività estrattiva. Cgil, Cisl e Uil chiedono la salvaguardia dell’attività produttiva e, di conseguenza, anche dei posti di lavoro fino a quando non si registreranno dati certi sulle ricadute negative riguardanti il territorio. Se ci sono dei fatti gravi per i quali si richiede un accertamento, è opportuno che ci si possa rivolgere alle autorità competenti per verificare se e quali problemi potrebbero eventualmente insorgere per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria o delle falde acquifere. Chiediamo, dunque, a chi solleva il problema, di rivolgersi alla magistratura o agli assessorati competenti, altrimenti l’unico effetto che si otterrà è quello di bloccare, in modo ingiustificato, lo sviluppo”.

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