VITTORIA. IL PD: “CENTRI STORICI, PERCHE’ ESCLUDERE GLI ALTRI COMUNI”?

“Con una sensazione di disagio e un pizzico di invidia seguo da settimane il dibattito sui centri storici siciliani, Ibla, Modica, Scicli, i comuni dell’Unesco e cosi via…. i recuperi, i cofinanziamenti, le proposte che si susseguono sono dedicati ai “soliti centri storici“. Gianni Caruano, Capogruppo consiliare del PD di Vittoria, interviene sul dibattito di questi giorni sui centri storici. “Non me ne voglia l ‘onorevole Giorgio Chessari – dice – che ha il merito di avere posto per primo il problema e trovato soluzioni ideali, ma lo confesso! Penso “anche “ al centro storico di Vittoria, ai suoi palazzi, a quelli privati, a quelli pubblici, al contesto unico , omogeneo, per molti versi eccezionale che il nostro centro storico offre oggi ai visitatori. Che fine devono fare questi altri centri storici? E penso agli altri centri degli altri Comuni importanti di questo territorio che pure, come Vittoria, vantano elementi di pregio, di qualità, di valore ma che sono esclusi, a cui non è consentita né la speranza né la prospettiva di un intervento, per quanto ridotto e ridimensionato, della Regione. E allora mi chiedo: ma non c’ è proprio nulla da fare? Nessuna speranza? Da ultimo la recente legge speciale proposta dall’onorevole Digiacomo per la manutenzione degli immobili nei centri storici delle città dichiarate beni dell’Umanità dell’Unesco è una ottima proposta, importante, innovativa. Ma mi chiedo, l’idea è giusta, allarghiamo la platea, ma io dico, nulla si può mettere in campo per gli altri centri storici? Per i comuni che vedono il loro patrimonio in pericolo? Vittoria ha altri riconoscimenti, ma non è nell’elenco Unesco. Ma che non sia nell’elenco dell’Unesco non può diventare una “maledizione” con persistenti conseguenze normative e finanziarie negative.
La proposta è: troviamo un modo per riconoscere ai centri storici siciliani, tutti, pari diritti e richiedere alla Regione una serie, anche limitata, di interventi, di concerto con la Sovrintendenza, che possono godere delle stesse opportunità ad altri riconosciute.
D’altra parte molte Regioni hanno in questo senso legiferato con l’obiettivo di salvare il patrimonio immobiliare dei centri storici, non escludendo nessuno e definendo criteri stringenti e condivisi che selezionano aiuti, interventi, opportunità per gli immobili da salvare e da recuperare con criteri da tutti condivisi”.

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