“Tutto e’ iniziato alle 5 del mattino, quando da casa mia, che è a 200 metri, ho visto una nuvola nera, mi sono avvicinata e gia’ sia Giorgio Adamo, il titolare, che tutti i vicini si stavano dando da fare.”
Questa è la testimonianza di Concetta Spadaro, una modicana iscritta all’Associazione Cittadini Liberi.
“L’arrivo dei Vigili del Fuoco, dopo circa 30 minuti, ci ha fatti allontanare. Guardavamo attoniti le fiamme che divoravano tutto quanto, e l’ esiguità dei pompieri di fronte a tale enorme sciagura. Per scardinare la saracinesca, affinchè facessero ingresso -continua la testimonianza di Concetta Spadaro- e’ dovuto intervenire, a soccorso dei vigili del fuoco, un privato con un trattore che ha aperto l’ingresso. Quando Giorgio e’ stato male e si e’ accasciato al suolo, abbiamo chiamato l’ambulanza, che arriva dopo oltre 20 minuti. Preciso che l’ambulanza partiva dalla via Loreto(un paio di chilometri). Non vi e’ medico a bordo né l’ occorrente per la rianimazione, pur avendo detto, alla chiamata, che si trattava di una persona operata al cuore e che molto probabilmente si trattava di infarto.
Abbiamo assistito alla distruzione di tutto quanto. La perdita più grande e’ stata certamente il decesso del caro amico Giorgio.
Sconvolti dal dolore, tutti ci chiediamo se si poteva salvare Giorgio, e magari il magazzino, se solo si fosse intervenuti prima?”
Pare che il fuoco, secondo le testimonianze verbali di alcuni accorsi sui luoghi, abbia interessato inizialmente solo un magazzino laterale e posteriore, rispetto agli uffici ed al deposito centrale.
“Giorgio Adamo è morto in ospedale appena arrivato. Prima che arrivasse l’ambulanza c’erano i vigili del fuoco che gli hanno fatto dei massaggi cardiaci, poi nell’ambulanza pare abbia avuto un’altro infarto, quello fatale.”
Auspichiamo che gli organi inquirenti possano fare luce sulla vicenda, dando ai familiari, almeno, la vera certezza sul perche’ Giorgio e’ andato via.