Il Comune di Modica, alle prese con un risanamento finanziario di dubbia efficacia, sta scaraventando nel baratro tutte le aziende modicane, artigianali, commerciali ed edili, con conseguenti ripercussioni sull’occupazione.
La “cecità” dell’Amministrazione Comunale modicana non consente agli imprenditori di svolgere con serenità la propria attività.
Si veda la disorganizzazione in merito alle concessioni di suolo pubblico ai bar o ristoranti. Ad alcuni viene concesso di chiudere totalmente delle strade pubbliche, mentre ad altri non viene concesso nemmeno l’utilizzo del marciapiede antistante. E’ su questo fronte l’attacco di oggi all’amministrazione comunale da parte del sindacato Isa.
“Si veda l’abbandono totale della zona artigianale – denuncia Giorgio Iabichella – che doveva divenire il fiore all’occhiello dell’imprenditoria modicana.
Si veda l’ approssimativa organizzazione dei lavori nel “cantiere polo commerciale”. Si veda la disorganizzazione negli uffici tecnici situati a Palazzo Campailla, con continui avvicendamenti dei responsabili dei vari settori e delle singole mansioni, non considerando le esigenze dell’utenza. I conseguenti ritardi a smaltire le concessioni edilizie e gli elevati costi per il ritiro, sono esclusivamente problemi dei cittadini o degli imprenditori.
Senza escludere i costi esagerati di un certificato di destinazione urbanistica, ad esempio, che in ogni altro comune del comprensorio ibleo, costa al massimo 50 euro, mentre a Modica si aggira sui 200 euro. Alcuni tenui tentativi di risoluzione sono stati “azzardati” dall’Assessore Giurdanella, in seguito alle nostre richieste (confortate anche dal Collegio dei Geometri di Ragusa) di riduzione dei costi, notevolmente esosi, dei certificati di destinazione urbanistica o per il deposito dei frazionamenti, ma scaturiti in un nulla di fatto, non appena si andava a bussare alla porta dell’assessorato al bilancio.
L’approvazione del P.R.G. e’ stata commissariata.
Si vedano i tagli effettuati sui servizi assistenziali, che non solo vedranno nei prossimi mesi il licenziamento di almeno 60 dipendenti, ma creeranno, inevitabilmente, anche il calo della qualità dei servizi stessi.
Si veda l’abbandono in cui versa la frazione balneare di Marina di Modica. Al 12 luglio il programma estivo e’ ancora da definire, sempre che ve ne sara’ uno. Gli imprenditori fuggono verso altri lidi, ove viene data la possibilità di organizzare eventi e quant’altro possa essere utile ad attirare gente.
Il Comune di Modica e’ stato annoverato nella “black list” dell’Osservatorio sugli appalti pubblici, visto che le opere finanziate sono prossime allo zero.
L ’attivazione di procedure, necessarie per stimolare la ripresa economica nel territorio, oggi e’ divenuta indispensabile e improrogabile.
Ma il Sindaco e l’Assessore Amoroso – conclude Iabichella – trascorrono il loro tempo, a testa china, a conteggiare gli spiccioli rimasti nelle casse dell’Ente, intimando ai colleghi amministratori di tagliare tutte le spese, sia superflue che essenziali, e di non curarsi dell’ annientamento dello sviluppo della città che, inginocchiata, attende il colpo fatale.