Spacciava hashish. Ragusa, patteggia la pena e resta in carcere

Ha patteggiato la pena pari ad un anno e mezzo di reclusione ma rimane in cella, visti i precedenti specifici, dopo la convalida dell’arresto operata dal Tribunale monocratico, il tunisino arrestato giovedì sera per spaccio di droga in pieno centro cittadino. Si tratta del tunisino Ben Muohamed Marouen di 20 anni, clandestino in Italia, sorpreso nella flagranza del reato di cessione di stupefacenti del tipo hashish. Martedì, davanti al giudice Andrea Reale, è stato difeso dall’avvocato Emilio Cintolo, sostituto processuale del collega Enrico Platania. La pena è stata applicata dopo il patteggiamento tra le parti, ma l’imputato, nonostante la giovane età, non ha potuto beneficiare della sospensione condizionale, visto che ha già rimediato due condanne. L’arresto conferma l’enorme richiesta di droga leggera da parte dei ragazzi, spesso anche minorenni. “La droga leggera – tuona il questore Barboso – è devastante perchè non solo apre le porte a quella pesante come cocaina ed eroina, ma fa danni al cervello irreparabili”. Quando è stato arrestato, l’extracomunitario aveva addosso 80 dosi di hashish, già suddivisa in stecche e pronta per essere ceduta. Il fascicolo è curato dal sostituto procuratore Monica Monego che ha chiesto la convalida dell’arresto e il rito per direttissima.

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