Modica: Successo di pubblico all’anteprima del corto LA CHIAVE DI VOLTA prodotto dalla Logos

Successo di pubblico all’anteprima del corto La chiave di volta. Venerdì sera, salutato con entusiasmo dagli spettatori che hanno gremito l’atrio del Comune di Modica, è stato presentato il corto prodotto dalla Logos Società Cooperativa, in collaborazione con Laboratorio 451, il CineClub 262 e il Progetto Officina Kreativa di Modica. La storia è quella di un santo, che non si vede mai, che dialoga, inascoltato, con i fedeli. Si sente stanco, avvilito. Nessuno si preoccupa di lui: «Ora ricordo. Voi chiedete, chiedete e non ascoltate mai! Io sono solo. E quest’anno mi sento pure male!». Il corto, sotto l’egida dei docenti-registi Andrea Di Falco e Tiziana Spadaro, è stato ideato, scritto e realizzato dai corsisti del “Corso per macchinista scenografo e del set cinematografico” organizzato dalla Logos. Si tratta di un progetto finanziato dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, nell’ambito del P.R.O.F. 2010 (ex L.R. 24/76). Oltre a Di Falco e Spadaro, all’anteprima era presente Rosario Alescio, presidente della Logos. Sono intervenuti anche gli studenti-autori del corto: Nausica Zocco, Simona Cannata, Simona Di Rosa, Alessandra Cultrera. Il montaggio e la fotografia di La chiave di volta sono opera di Gianluca Salvo; la scenografia è stata curata da Peppe Busacca; dell’organizzazione generale si è occupato Saverio Nicastro; capo macchinista, Davide Alescio. Tra gli interpreti figurano: Germano Martorana, il piccolo Federico Cavallo, Vincenzo Belviglio, Lidia Aprile, Giuseppina Vivera, Giuseppe Giordanella, Piero Gurrieri, Catia Giunta, Sabrina e Stefania Bonomo, Carla Candiano, Maria Chiara Adamo, Giuseppe Spata, Domenico Puccia e l’intero Corpo Bandistico Città di Modica.
“Questo corto – ha affermato Nausica Zocco – è una dichiarazione d’amore nei confronti della nostra città, Modica, di cui vengono mostrati degli scorci incantevoli”. Per Andrea Di Falco, il corto “è dominato da uno sguardo comico-grottesco. L’intenzione che ci guidato durante la lavorazione è stata quella di mettere alla berlina, seppure con affetto, gli usi e costumi di una religiosità tipicamente siciliana”. Per Rosario Alescio, presidente della Logos, “La chiave di volta dimostra che un progetto di formazione quando viene condotto con serietà e abnegazione raggiunge l’obiettivo che si è prefissato: costruire nuove figure professionali che possano entrare nel mercato”. Ma Alescio va oltre. Lancia una vera e propria sfida: “è necessario creare, nella nostra terra, un gruppo di lavoro che possa garantire artisti e maestranze alle produzioni romane che hanno voglia di girare qui. Inoltre, va recuperato un confronto proficuo con la Provincia e i dodici comuni iblei, per esportare il meglio della ragusanità in ambito cinematografico. Non dobbiamo più subire la “colonizzazione” culturale e produttiva. Dobbiamo osare. Si tratta di un disegno che, sin da adesso, m’impegno a rendere concreto”.
Secondo Ludovico Albert, dirigente della formazione professionale della Regione Siciliana, “se alcune attività di formazione ottengono risultati indiscussi vanno premiate, grazie al Fondo sociale europeo”. Quanto alla consapevolezza del territorio ibleo circa la propria vocazione cinematografica, Albert sostiene che “la Film Commission della Provincia di Ragusa dovrebbe funzionare meglio”. Per il dirigente regionale “è arrivato il momento di formare in Sicilia i professionisti del cinema. La Regione dovrebbe aiutare, attraverso agevolazioni nel credito, a costruire imprese nel settore dell’audiovisivo. Parlo di un intervento che dovrebbe riguardare soprattutto i giovani. A partire dalla costruzione del progetto”.
Dopo l’anteprima, La chiave di volta, sarà mostrato, fuori concorso, il 29 luglio, nella sezione corti del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa