Tagli trasferimenti statali ai comuni. Conferenza dei Sindaci allargata ai Sindacati. Iabichella (ISA):”Necessario grande senso di aggregazione in momento di crisi”.

Il Segretario Provinciale del Sindacato ISA, Giorgio Iabichella, ha partecipato alla Conferenza dei Sindaci permanente, costituitasi il 14 luglio scorso, ed allargatasi, oggi presso la Sala Giunta del Comune di Ragusa, alle maggiori organizzazioni sindacali provinciali. Il Sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale, che ha presieduto l’incontro, ha rappresentato quelli che sono i timori di ogni primo cittadino italiano. I tagli dei trasferimenti operati dallo Stato e dalla Regione rischiano di gambizzare l’economia locale, nonche’ il corretto espletamento dei servizi essenziali che ogni Comune fornisce ai cittadini.Il meccanismo “perverso” del Patto di Stabilità, al quale tutti i comuni devono sottostare – dice Giorgio Iabichella – e la pressione fiscale troppo elevata, soprattutto sui redditi da lavoro dipendente, sommati ai tagli dei trasferimenti statali, che nei comuni con piu’ di 5000 abitanti sono stimati intorno ad un miliardo e mezzo di euro in meno per il 2011 e due miliardi e mezzo per il 2012, rischiano di far tracollare il sistema economico ed occupazionale italiano. Tutto ciò, a cascata, toccherà indubbiamente anche i comuni iblei, percio’ – prosegue Iabichella – il Sindacato Autonomo ISA si rende disponibile a qualunque azione di lotta si voglia intraprendere, a condizione che la politica e le Amministrazioni facciano la loro parte. Chiederemo il contributo della Segreteria Nazionale, affinche’ possa farsi ambasciatrice, verso tutte le altre sedi provinciali, di una crisi che interesserà tutti i cittadini e sindaci d’Italia e per l’organizzazione della manifestazione nazionale di settembre prossimo.I cittadini, gia’ oberati di tasse a livello locale e nazionale, non possono sopportare ulteriori tagli ai servizi essenziali e sanitari. In questo momento di crisi- conclude Iabichella- necessita, piu’ che mai, un grande senso di coesione tra le parti sociali e politiche, cancellando ogni colore di appartenenza e ponendosi il raggiungimento di un solo obbiettivo: il bene comune.

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