Modica, inserzionisti contestano una cartina della città

Dilettantismo diffuso (politico e imprenditoriale) che mette a rischio gli sforzi economici di quasi 70 imprenditori modicani in un settore strategico come il turismo. Forte denuncia dell’amministratore di una società che, tra collegate e partecipate, possiede un numero rilevante di attività essenzialmente orientate al turismo ubicate nel centro storico di Modica. “A maggio del 2010 – dice M.P., amministratore delegato di un’importante società – ho firmato un contratto per pubblicizzare le mie attività su una cartina turistica di Modica. A monte della firma, ho visionato una serie di cartine realizzate dallo stesso imprenditore per altre città siciliane e ho trovato il progetto molto professionale. Mi è stato garantito che la cartina turistica sarà patrocinata dal Comune di Modica e distribuita in grande quantità presso l’Ufficio Turistico. Ho aderito col massimo della presenza possibile: quarto di copertina e logos delle attività presenti sulle cartine turistiche in grande evidenza. Constato, inoltre, la presenza di circa 70 imprenditori che avevano deciso di investire sulla cartina turistica”. Un anno dopo, l’imprenditore constata che le cartine non erano in distribuzione presso l’ufficio turistico ma che ce ne sono altre di fattura scadente e carenti di informazioni. “Ai primi di luglio – aggiunge – mi presento all’ufficio turistico e chiedo perchè la cartina non è presente negli spazi usualmente dedicati alla distribuzione di materiale informativo. Mi viene risposto che il vicesindaco Enzo Scarso, su pressione di alcuni commercianti (non presenti sulla cartina) che hanno constatato delle inesattezze, ne ha inibito la diffusione a tempo indeterminato. Faccio immediatamente un giro di chiamate (l’imprenditore che ha realizzato le cartine e Enzo Scarso). Il primo non ha una bozza della cartina approvata dal Comune in via ufficiale, ma solo un’approvazione verbale al telefono e quindi senza testimoni, il vicesindaco, dopo le pressioni dei commercianti, ha diffidato (ma solo verbalmente) l’imprenditore a correggere gli errori presenti e con atto d’imperio ha deciso di togliere la cartina dai canali di distribuzione del Comune”. La speranza dell’imprenditore che gli altri colleghi(attualmente inconsapevoli) possano venire a conoscenza del problema)per avviare un’azione unanime.

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