L’on. Ammatuna sulla perdita di autonomia delle scuole della provincia di Ragusa: “Credo che questi ulteriori tagli ad una scuola pubblica già massacrata dal governo nazionale vadano rivisti”.

A decorrere dall’anno scolastico 2011-2012, denuncia l’onorevole Roberto Ammatuna, ben 99 Istituti comprensivi in Sicilia, di cui 16 in provincia di Ragusa, perderanno l’autonomia e quindi non avranno più un dirigente scolastico ma soltanto un reggente. Il decreto del 6 luglio 2011, prevede infatti al comma 4 dell’art. 19 che gli istituti compresivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Lo stesso articolo al comma 5 prevede inoltre che alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificita’ linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome.
A seguito di ciò, prosegue Ammatuna, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia con una propria determina sancisce la classificazione delle Istituzioni scolastiche della regione in termini di complessità delle funzioni dirigenziali, con decorrenza 1.09.2010. In questo elenco però Monterosso non è considerato comune montano e quindi pur avendo una scuola che ha complessivamente 320 alunni (87 scuola materna, 136 scuola primaria, 97 scuola media), quindi rientrante nelle caratteristiche previste al comma 5, quest’ultima non avrà autonomia. In aggiunta a questo caso, perderanno l’autonomia alcuni degli istituti scolastici più illustri della provincia di Ragusa. “Credo che questi ulteriori tagli ad una scuola pubblica già massacrata dal governo nazionale – afferma l’on. Ammatuna – vadano rivisti. Perdere l’autonomia per una scuola – conclude Ammatuna – significa frustrarne sia la gestione attuale che le aspettative”.

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