Festa SEL a Pozzallo, tribuna politica ieri sera con i rappresentanti provinciali del Centrosinistra

Lo spazio dibattiti, allestito sul Lungomare Pietrenere a Pozzallo, ha fatto da cornice ieri sera alla tribuna politica dal titolo “Dopo le amministrative di maggio, governare province e città beni comuni”.
Si è trattato di una prima occasione di confronto tra le forze del Centrosinistra per parlare di difesa del lavoro e dei diritti, dei beni comuni e dell’ambiente, ma anche per fare chiarezza sul progetto, sul programma, sulla coalizione e sulla leadership all’interno del Centrosinistra, in vista delle scadenze elettorali fissate per la primavera 2012.

Al dibattito, moderato da Enzo Cilia presidente provinciale di SEL, hanno preso parte Salvo Zago segretario provinciale del PD, Giovanni Cassibba per Federazione della Sinistra, Francesco Gugliotta segretario provinciale del PSI e Salvatore Garofalo (SEL) vicesindaco di Vittoria.

Zago (PD) ha rilevato l’importanza della prossima tornata elettorale, che riguarderà i comuni (sei su dodici nella provincia iblea), la Provincia regionale e, se l’evoluzione della situazione politica nazionale dovesse determinare lo scioglimento anticipato delle Camere, anche le elezioni politiche nazionali e regionali. Il Centrosinistra, dunque, non può giungere impreparato all’appuntamento. Per il segretario provinciale del PD occorrono un progetto alternativo a quello delle forze che da diciassette anni governano la Provincia e uno schieramento che sia il più ampio possibile. «Chi si unisce vince – ha detto Zago –. Oltre alle forze del Centrosinistra, occorre guardare anche alla ricollocazione dell’UDC nel quadro politico nazionale e alle affinità elettive con l’MPA». «Per la scelta dei candidati a sindaco e alla presidenza della provincia, – ha continuato Zago – le primarie, se servono per fare sintesi, saranno le benvenute. Ma è preferibile che vi sia una convergenza a priori su una candidatura unitaria».

Cassibba (Federazione della Sinistra) s’è detto contrario all’allargamento a forze di centro, poiché si tratterebbe di una scelta indigesta per gli elettori e foriera d’instabilità politica. Per il componente del coordinamento provinciale della Federazione della Sinistra, invece, occorre costruire una coalizione dall’identità ben definita, di cui facciano parte le forze storiche del Centrosinistra, ancorché evolutesi nelle nuove formazioni partitiche. Cassibba, inoltre, intervenendo a proposito del dibattito sul nuovo ruolo delle province, si è detto favorevole alla loro abolizione, con il trasferimento delle competenze ai comuni o a consorzi tra comuni.

Gugliotta (PSI) ha rilevato come manca una continuità progettuale tra le forze del Centrosinistra che si cercano e si riuniscono solo sei mesi prima delle elezioni. Il segretario provinciale del PSI ha lamentato la scarsa considerazione riservata al proprio partito in occasione delle recenti elezioni a Vittoria e Ragusa. «Non è un caso – ha detto – che Zago, nell’elencare i possibili soggetti della futura coalizione di Centrosinistra abbia citato l’UDC, dimenticando il PSI». «La gaffe – ha continuato – nasce proprio dal fatto che non ci s’incontra, non ci si conosce nemmeno tra noi. Per questo, pur essendo possibilista sulle aperture al centro, ritengo che occorra prima ritrovare una coesione tra le forze del Centrosinistra. Una coalizione deve essere sì la più ampia possibile, ma deve essere anche affidabile perché la stabilità aiuta la politica ad affrontare meglio i problemi».

Anche per Salvatore Garofalo (SEL) è necessario trovare prima una sintesi sui soggetti, sui progetti e sui programmi tra le forze del Centrosinistra, dopodiché si può anche pensare di “imbarcare” altre forze politiche che ne accettino le condizioni.

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