Atletica. Il runner sciclitano Finielli quinto ai mondiali di Sacramento.

Giovanni Finielli, dell’Asd “Il Castello Città di Modica”, ha ottenuto un brillantissimo quinto posto nella finale degli 800 metri (categoria M60-64) ai Mondiali Master di Sacramento (California). La vittoria, contro ogni pronostico, è andata al colombiano Carlos Loaiza Londono che, col tempo di 2’11”65, ha battuto in volata il favorito statunitense Nolan Shaheed (2’11”98). Il palmares dei due atleti parla chiaro e rimarca ancor di più la grande impresa di Finielli. Londono, tra l’altro, ha stabilito la quinta prestazione mondiale di tutti i tempi sulla distanza per la categoria M60-64. A completare la classifica, il terzo posto del canadese Dennis Lang (2’13”22) e il quarto del sudafricano Leonard John Claassen (2’16”49). Il quinto posto di Finielli rappresenta un risultato di grandissimo livello. Oltre all’eccellente posizione, infatti, il tempo di 2’17”.76 ottenuto all’atleta sciclitano rappresenta il quarto tempo italiano di tutti i tempi nella categoria, a un solo centesimo dalla terza prestazione (di Konrad Geiser) e a un secondo dal record italiano M60-64 di Dario Rappo (2’16”79) ottenuto a Ljubljana nel 2008. La gara è stata molto intensa. Dopo i primi 100 metri di décalage tutti hanno guadagnato la corda e Giovanni Finielli è andato in testa. Ma Shaheed giocava in casa, voleva fare la gara. Ha sfruttato, immediatamente, anche la corsia più interna, e l’ha sopravanzato. Passaggio ai 400 metri in 1’06”09. Shaheed sempre in testa con due metri di vantaggio sul gruppo dei migliori Loaiza, Oxland, Finielli, Lang. Gli altri distanti. Il siciliano ha avuto un passo leggermente meno “rimbalzante” del solito, lo sforzo ha iniziato a farsi sentire, ma sapeva che non poteva perdere questo treno. Lang l’ha affiancato. Una gara tattica, come quella dei Mondiali del 2009, sarebbe stata congeniale allo sprint conclusivo di Finielli, ma questo ritmo non lo poteva reggere. Ottima la gara dell’atleta siciliano che nel rettilineo finale ha dato l’ennesima prova di carattere, di forza e di agonismo, dopo un corpo a corpo quasi epico con Oxland, lo ha visto arrivare davanti all’avversario per un solo centesimo.

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