La coltivazione e la raccolta delle carrube, è da sempre un’ attività costante, raramente si presentano picchi, sia positivi che negativi di produzione. Considerato ciò è inspiegabile che il prezzo negli ultimi anni è sempre sceso costante;mente. Oggi si è arrivati ad un prezzo irrisorio che non riesce a coprire neanche le spese sostenute dalle aziende agricole durante la campagna delle carrube. “Tutto ciò – spiega il presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate – ci fa pensare che le multinazionali abbiano fatto cartello sui prezzi, mantenendoli bassi senza una plausibile giustificazione, sia alla raccolta, che nei periodi successivi; così facendo si rischia il totale abbandono di una coltivazione storica, visto che da ormai parecchi anni le aziende non riscontrano un guadagno in questa attività”. L’organizzazione di categoria si è rivolta al Ministero per le Politiche Agricole, all’autorità garante della concorrenza e del mercato e all’assessorato regionale agricoltura e foreste chiedento l’apertura di un’indagine per accertare se il prezzo delle carrube intere al produttore agricolo, negli ultimi anni è dovuto ad una legge di mercato o invece è frutto di un cartello. “Ricordiamo – conclude Abbate – che si rischia l’ abbandono di una coltivazione arborea storica che oltre a produrre un frutto di pregio ed importantissimo per gli svariati utilizzi che se ne fanno, si rischia di distruggere una coltivazione arborea composta da veri e propri monumenti naturali secolari che hanno fatto la storia dei territori del bacino del Mediterraneo”.
L’Unsic Modica: “Le multinazionali hanno fatto cartello sul prezzo delle carrube”
- Agosto 3, 2011
- 3:13 pm
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