Pozzallo. Il Riesame lascia in carcere Giovanni Minardo

Anche il Tribunale del Riesame di Catania nega la libertà al pozzallese Giovanni Minardo, il capo di gabinetto del sindaco di Pozzallo arrestato per concussione. I magistrati etnei, così come aveva in precedenza fatto il Gip del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, hanno ritenuto valide le accuse formulate dal Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, che ha presenziato all’udienza della scorsa settimana, rigettando l’istanza del difensore dell’uomo, l’avvocato Enzo Galazzo. “Attendiamo di leggere le motivazioni di questa decisione – dice il legale pozzallese – poi decideremo la nuova azione da seguire. Continuo a credere nell’assoluta innocenza del mio assistito e la verità riusciremo presto a dimostrarla”. Minardo, 65 anni, fu arrestato lo scorso dieci luglio perché avrebbe intascato una “bustarella” dal titolare di un Bed&Breakfast di Pozzallo, G.M., che però lo aveva già denunciato alla Procura della Repubblica. Era stato, infatti, bloccato mentre davanti alla struttura ricettiva di proprietà della parte offesa si faceva consegnare una busta contenente, pare, millecinquecento euro. L’arresto fu convalidato dal Gip di Modica che aveva anche accolto la richiesta del piemme, confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Minardo aveva spiegato che la somma avuta dal suo accusatore riguardava un credito vantato per le prestazioni fornite dalla sua compagna rumena, la quale avrebbe fatto da badante o, comunque, avrebbe fornito servizi all’imprenditore.

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