Vittoria. Il sindaco: niente straordinari ai dipendenti Amiu se non puliscono a dovere la città

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, replica alla nota con la quale i lavoratori Amiu iscritti all’Ugl hanno annunciato che proclameranno lo sciopero se entro il 23 agosto non riceveranno gli straordinari di maggio, giugno e luglio.
“Altro che straordinari! I dipendenti dell’Amiu – dichiara il primo cittadino – pensino a tenere pulita la città. Da tempo Vittoria e Scoglitti scontano ritardi e disservizi, e sono io il primo a lamentarmi della scarsa pulizia che si sta registrando in questo periodo. Quella di sospendere fino a fine agosto la corresponsione degli straordinari è una precisa scelta dei vertici dell’azienda, che condivido in pieno: le ristrettezze economiche hanno imposto alcune priorità, come il pagamento dei mezzi, dei fornitori e degli stipendi. Del resto, tra le aziende siciliane, l’Amiu è quella trattata meglio: altrove si registrano anche tre, quattro mesi di ritardo nel pagamento delle spettanze ai dipendenti. Per contro, quanto a pulizia, Vittoria non è, al momento, tra le città meglio trattate. Dunque, a quella che era una decisione momentanea del commissario dell’Amiu si aggiunge ora una mia presa di posizione politica: se non vedrò la città pulita a dovere, non verranno erogati straordinari. Sono pronto anche a sostenere un contenzioso nei confronti dei dipendenti dell’azienda che non assicurano l’igiene urbana che la città merita. E dunque, mentre esorto i vertici dell’Amiu a riparare in fretta i mezzi e a rimetterli in strada, chiedo anche che vengano fatte le necessarie verifiche per accertare che il lavoro sia svolto correttamente da tutti, obbligando i sorveglianti a vigilare attentamente e a scrivere relazioni di servizio che evidenzino chi lavora e chi va mandato a casa. Solo quando la città sarà pulita il Comune si renderà disponibile ad interventi finanziari che assicurino il pagamento celere delle spettanze effettivamente sudate. Se non vedo strade linde e provvedimenti disciplinari nei confronti dei novantisti strafottenti, l’Amiu subirà lo steso trattamento che hanno subito altre aziende in città come Palermo e Catania, e sono pronto ad avviare subito la fase di liquidazione. So bene che moltissimi dipendenti fanno un lavoro eccezionale, e per questo li ringrazio; ma so anche che molti novantisti, reclutati attraverso la graduatoria, si mettono subito in congedo per malattia, ritenendo lo stipendio un trattamento assistenziale. Sono proprio questi ultimi che rovinano l’immagine dell’azienda e dell’intera città, e pregiudicano il rapporto tra l’amministrazione comunale e l’Amiu. E’ arrivata l’ora di dire: o si lavora o si va a casa. E’ ciò che pretendo dai vertici dell’Amiu, dai sorveglianti e dai sindacati”.

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