Tanti gli scempi che continuano a consumarsi a Modica. Le cause: la mancata approvazione del Prg e l’inerzia della classe dirigente

Sono tanti gli scempi autorizzati e legalizzati che si sono consumati negli anni nella Città della Contea, a causa della mancata approvazione del Piano regolatore generale, delle continue varianti votate dal Consiglio Comunale e a causa anche di una classe dirigente che non ha osato minimamente protestare di fronte a casi eclatanti di danni permanenti al territorio e all’immagine della città. E così, nell’indifferenza diffusa, si continua a costruire dappertutto senza tener conto delle esigenze della collettività o di ciò che era stato previsto nei progetti iniziali. E’ questo il caso, ad esempio, della zona D3 nel quartiere S. Cuore, dove nell’ipotesi progettuale, così come concepita dal vecchio Prg, era prevista una vasta area con il tribunale al centro e una grande piazza con attorno una serie di strutture a servizio della cittadinanza. Invece, oggi, quasi tutto è stato stravolto dalle richieste di varianti approvate in Consiglio Comunale e che hanno consentito a sua volta la costruzione di diversi edifici privati, riducendo vistosamente gli spazi destinati ai servizi pubblici. A riguardo non si può ritenere affatto serio il comportamento delle amministrazioni comunali che fino ad oggi si sono succedute e che hanno effettuato solo un controllo di legalità su quanto stava accadendo senza intervenire, magari preventivamente, dando un indirizzo su tutto ciò che si realizzava in città nell’interesse generale. Così come non citare il caso della realizzazione di ben otto villette al quartiere Dente che contrastano in modo significativo con il contesto esistente costituito dallo splendido complesso del convento dei Padri Cappuccini e dal parco comunale Villa Cascino, unico e caratteristico spazio verde esistente nel centro storico della città. Al lungo elenco degli scempi occorre aggiungere quello riguardante l’edificio di via Fontana e per il quale sembra che l’amministrazione sia riuscita a bloccarne la prosecuzione dei lavori ed evitare seri disagi ai residenti ed enormi danni all’immagine del caratteristico quartiere. Per concludere citiamo l’attuale scempio che si sta consumando in queste settimane sulla splendida collina dell’Itria, uno dei posti più suggestivi della città dove in poche settimane è stato costruito un edificio multipiano in cemento armato che deturpa in modo vistoso il paesaggio circostante.

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