Nicosia e Gurrieri: Vittoria festeggerà 25 aprile e 1 maggio anche disobbedendo a una legge dello Stato

L’assessore alla Trasparenza del comune di Vittoria, Piero Gurrieri, sferra un duro attacco contro la decisione del governo nazionale di spostare ad altra data le festività del 25 aprile e del 1 maggio.
“Lo spostamento delle festività laiche – dichiara Gurrieri – a partire dal 25 aprile e dal 1 maggio, equivale di fatto ad una loro soppressione, con la quale si minano le fondamenta stesse della Repubblica nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro. Occorre che alla protesta che in questi giorni si e’ levata in tutto il Paese, a partire da quella delle associazioni partigiane e dei sindacati, seguano comportamenti proporzionali ed adeguati da parte dei Comuni e dei territori. Vittoria non può rinunciare a celebrare l’anniversario della Liberazione e la festa dei lavoratori, e non potrebbe comunque rinunciarvi, a mio giudizio, anche quando facendo ciò si finisse per disubbidire ad una legge. E con il nostro Comune, anche tantissime altre città democratiche della Sicilia. Ecco perché propongo al Sindaco che la nostra Amministrazione sia la capofila in tutta
la Sicilia di un moto di disubbidienza civile contro un intendimento di matrice neofascista che da democratici non possiamo condividere”.
Il sindaco, Giuseppe Nicosia, giudica “ridicolo un governo che pensa di sanare i buchi del bilancio statale sopprimendo festività che sono nel nostro dna culturale e sociale. Quello stesso governo continua a rapinare cittadini con le tasse e con i tagli dei trasferimenti ai Comuni (che significano minori servizi per i cittadini) e nulla fa nei confronti della propria casta, se è vero che non riduce il numero dei parlamentari e non tassa i capitali all’estero. Ecco perché sono in assoluta sintonia con l’assessore Gurrieri. Questa amministrazione non intende rispettare una normativa così ridicola, che svilisce eventi storico-sociali fondamentali e irrinunciabili. Emetteremo ordinanze istitutive delle due festività, in disobbedienza alla legge. D’altronde, per l’opposizione questa è l’amministrazione delle feste. Ma queste sono cose serie, molto più delle critiche che ci vengono mosse”.

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