Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, commenta l’avvio di un’indagine della Procura della Repubblica di Ragusa sul presunto inquinamento della sorgente Mirio-Paradiso (che serve Marina di Ragusa e Santa Croce Camerina), che ha portato alla notifica di nove avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti funzionari dell’azienda gelese Enimed, che sta effettuando i lavori di perforazione al pozzo petrolifero Tresauro 2.
“Quello che sta accadendo – afferma Nicosia – dimostra che abbiamo fatto benissimo a difendere l’acqua di Vittoria, a fronte di quanti si ostinavano a dire che non c’era alcun rischio per le falde. Laddove le perforazioni ci sono state, ecco che cosa è successo: questi erano i rischi ai quali avremmo esposto la sorgente di Sciannacaporale se non avessimo avviato la battaglia contro la Panther Eureka. Ciò che sta avvenendo a Santa Croce mi induce a ribadire la bontà e l’importanza dell’attività di lotta portata avanti dall’amministrazione comunale e da tutti coloro che hanno sostenuto assieme a noi la difesa del territorio, e mi spinge altresì a chiedermi se oggi non provano vergogna coloro che hanno gioito quando il Comune ha perso la causa davanti al Consiglio di Giustizia amministrativa; quelle stesse persone erano in prima fila, durante la campagna elettorale, ai comizi di Aiello e Incardona. Mi chiedo, a questo punto, che cosa aspetti la Regione Siciliana a revocare le autorizzazioni alle perforazioni, che possono essere gravemente dannose per l’ambiente e per le nostre preziose risorse idriche. E’ arrivato il momento di pretendere una forte presa di coscienza, che porti alla revoca degli atti autorizzativi, come abbiamo chiesto già da tempo con una serie di atti formali”.
Vittoria, Nicosia sull’indagine sul pozzo Tresauro 2: una conferma della bontà delle nostre battaglie a tutela dell’acqua e del territorio
- Agosto 19, 2011
- 3:19 pm
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