L’on. Ammatuna sul servizio 118 in provincia di Ragusa: “non solo critiche ma anche proposte per migliorarne la gestione attraverso la presenza capillare sul territorio”.

Con una nota inviata all’Assessore Regionale alla Salute, al Presidente della VI Commissione legislativa all’Ars ed al Presidente del S.U.E.S 118, l’on. Ammatuna articola delle proposte migliorative del servizio e chiede chiarimenti sulla gestione dello stesso. Di seguito il testo integrale della nota:
“Pur avendo piena cognizione in generale delle difficoltà di carattere finanziario che vivono al momento gli enti pubblici ed in particolare delle ristrettezze economiche nella quali versa la sanità, intendo sottoporre ugualmente alla loro attenzione alcune proposte relative al servizio S.U.E.S. 118 di Ragusa. Lo faccio con il pieno convincimento che i servizi che attengono all’emergenza, nonostante il vento di crisi che spira, non solo non possono essere immolati sull’altare del pareggio di bilancio ma vanno potenziati. I servizi che possono salvare la vita dei cittadini, afferma Ammatuna nella nota, non possono essere soggetti a tagli, è altrove che vanno imputate le limitazioni imposte dal riordino dell’assistenza sanitaria in Sicilia. Forte di queste motivazioni sottopongo alla loro attenzione alcune proposte migliorative che riguardano il servizio di emergenza sanitaria 118, che attualmente gestisce in provincia di Ragusa 16 postazioni di ambulanze, con o senza personale sanitario, distribuite nei vari comuni.
Ecco il dettaglio delle proposte:
– dovrebbe essere medicalizzata, almeno nel periodo estivo, l’ambulanza che opera a Marina di Ragusa, per la quale al momento non è prevista nessuna figura di personale sanitario;
– a Ragusa Ibla l’operatività dell’ambulanza dovrebbe diventare h24, al momento è h12 diurna, magari spostando nell’orario notturno uno dei due mezzi che operano a Ragusa;
– una ambulanza, con personale infermieristico a bordo, dovrebbe essere assegnata a Scoglitti, in modo tale che il locale PTE non sia costretto a chiudere quando sopraggiunge una emergenza;
– una ambulanza medicalizzata dovrebbe essere assegnata a Vittoria;
– un infermiere dovrebbe essere assegnato alla postazione di Comiso;
– un infermiere dovrebbe coprire, alternando l’orario diurno con quello notturno, le postazioni di Giarratana e Monterosso.
Un discorso a parte merita la gestione dell’Ufficio Polifunzionale Provinciale della S.U.E.S. 118 di Ragusa. E’ vero che le centrali operative sono 4 in tutta la Sicilia e non è possibile al momento ampliarle, ma è altrettanto vero che l’Assessore Regionale alla Salute aveva assunto l’impegno di potenziare le postazioni operative proprio a partire da quella di Ragusa. Basterebbe senza grandi impegni di spesa allocare a Ragusa il personale, in atto operante a Catania, che fa da “filtro” fra le chiamate e gli operatori delle ambulanze, ottimizzando il servizio grazie ad una migliore conoscenza dei luoghi da raggiungere. In questa iniziativa, tra l’altro, potrebbe essere coinvolta anche la Provincia Regionale di Ragusa attraverso la Protezione Civile. Mi sorge il dubbio, invece, che il potenziamento dell’Ufficio Polifunzionale Provinciale della S.U.E.S. 118 di Ragusa sia stato pensato in modo diverso, magari come contenitore dove imbucare personale prossimo per appartenenza politica. Sono stati assegnati all’Ufficio Polifunzionale Provinciale della S.U.E.S. 118 di Ragusa 5 nuovi dipendenti, con qualifica di autista di ambulanze, in aggiunta alle tre unità di personale amministrativo già esistenti, senza che sia stato reso pubblico alcun criterio per la selezione e senza che gli stessi abbiano maturato alcuna esperienza nel campo logistico/amministrativo. Mi sorge il dubbio, legittimo in questo caso, che il criterio adottato per la scelta di questo personale sia la loro appartenenza o vicinanza ad una forza politica più che la professionalità o la competenza. Tra l’altro, dalla sede dell’Ufficio Ispettivo di Catania, vengono assegnati a questi dipendenti carichi di lavoro riguardanti la gestione del personale, quindi il trattamento di dati personali e sensibili, ma hanno acquisito la necessaria professionalità visto che fino a poco tempo fa erano addetti a svolgere il servizio di autista? Il rovescio della medaglia di queste scelte clientelari sono, inoltre, i continui ed assillanti controlli nei confronti del personale amministrativo dell’U.P.P. di Ragusa, con richieste di pretestuose relazioni giornaliere sul lavoro svolto durante il proprio turno. Questa assegnazione di personale effettuata con criteri quantomeno discutibili, in un servizio estremamente delicato come il 118, potrebbe arrecare disservizi gravi per l’utenza. Il miglioramento della rete di emergenza/urgenza deve avvenire attraverso la diffusione capillare del servizio sul territorio, non certamente ingolfando di personale gli uffici amministrativi. Per questo , conclude Ammatuna, chiedo un loro intervento per verificare se le stesse sono avvenute nel rispetto delle modalità previste dalla legge ed eventualmente di procedere al ripristino della situazione precedente”.

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