Ha chiesto ed ottenuto di essere interrogato il pluripregiudicato modicano Claudio Lorefice, 44 anni, arrestato lo scorso otto luglio dalla polizia, in quanto accusato di duplice reato(gli furono per questo notificati due ordini di custodia cautelare in carcere) tentato furto e furto. L’uomo è stato sottoposto a interrogatorio dal direttore del carcere di Modica Alta dove si trova rinchiuso, su delega del Procuratore della Repubblica. Alla presenza del suo difensore, l’avvocato Giovanni Favaccio, ha cercato di dare una spiegazione all’episodio che è da ricondurre all’accusa di tentato furto. Lorefice, secondo la polizia, lo scorso mese di maggio, sarebbe penetrato attraverso una porta-finestra in un’abitazione del centro cittadino e avrebbe tentato di rubare. Solo che la sua presenza era stata rilevata da alcuni vicini che avevano avvertito la proprietaria e la polizia. Il ladro fu costretto a dileguarsi con la “coda tra le gambe”. Il pregiudicato ha detto di essersi recato in quella casa perchè doveva effettuare dei lavori. Prima era andato sul pianerottolo ed aveva suonato alla porta ma non c’era nessuno. Solo successivamente si era accorto che non era l’abitazione dove doveva lavorare. L’avvocato Favaccio nelle prossime ore presenterà istanza per una detenzione meno afflittiva del carcere. Per gli inquirenti, Lorefice sarebbe anche colui il quale, approfittando di un attimo di distrazione di una donna, si sarebbe impossessato, mentre si trovava all’interno di una rivendita di frutta e verdura, del portafogli dell’inconsapevole vittima, asportando cinquanta euro. Dalle descrizioni fornite a un agente di polizia municipale si era risaliti al Lorefice che individuato fu trasportato presso il Commissariato per le procedure conseguenziali anche perchè le dettagliate descrizioni fisico – somatiche da parte degli avventori dell’esercizio commerciale, non lasciavano dubbi.
Si difende presunto ladro. Modica: “Dovevo fare dei lavori ma ho sbagliato casa”
- Agosto 20, 2011
- 12:42 pm
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