Crisi in agricoltura, Incardona (FdS): “Discutiamone in Commissione Attività Produttive insieme all’Assessore D’Antrassi”

Convocare in Commissione Attività Produttive, nel corso della prima seduta utile, l’Assessore regionale all’Agricoltura per affrontare i temi della crisi nel settore agricolo e cercare di individuare alcune direttrici da seguire. E’ la richiesta che l’on. Carmelo Incardona, coordinatore provinciale di Forza del Sud per la provincia di Ragusa, ha rivolto al presidente della III Commissione Parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Salvino Caputo.

“La Commissione Attività Produttive del Parlamento siciliano, competente in materia di agricoltura – spiega Incardona – è il tavolo politico naturale sul quale portare certe questioni e, nell’occasione, far sì che l’Assessore D’Antrassi possa relazionare sull’argomento. Non solo, l’Assessore dovrà ascoltare i deputati presenti che avranno modo di presentare le loro idee. Forza del Sud, il sottoscritto in particolare, intende sottoporre al Governo la necessità dell’istituzione di un marchio di qualità e di origine per le produzioni agricole siciliane”.

“Il marchio servirebbe a più scopi, primo tra tutti – prosegue l’esponente di FdS – la tracciabilità del prodotto agricolo, permettendo una migliore tutela dell’identità della produzione locale e rendendo più complicata la commercializzazione di prodotti esteri che, sempre più spesso, vengono spacciati per tipici delle nostre zone. Chi si dichiara contrario a questa misura, più o meno consapevolmente, fà il gioco della grande distribuzione che ha maggiore interesse nel vendere i prodotti con il loro marchio piuttosto che, per fare un esempio, il ciliegino di Vittoria”.

“E’ vero che le aziende hanno bisogno di aiuti economici – continua l’on. Incardona – ma è altrettanto vero che le modalità con cui si muove il mercato sono sleali. Ne consegue un evidente danno per i nostri agricoltori che, a dispetto di qualsiasi sostegno economico, continueranno a non vendere e, quindi, ad avere bisogno di contributi”.

“Come componente della Commissione Attività Produttive – continua il deputato regionale – ho deciso di richiedere la presenza dell’Assessore D’Antrassi nella prossima seduta utile, perché non credo possibile che l’utilità del marchio venga disconosciuta dal Governo regionale. Non può essere vero che questo strumento non interessi a nessuno. E’ più probabile invece che ci sia un preciso interesse nel non volere che venga istituito. Non può essere, infatti, che il 70% della produzione di ciliegino in Sicilia, quella dell’Ipparino, vada perduta, nonostante le ricerche diano il prodotto come altamente commercializzato. La verità è che nei grandi supermercati ciò che si vende come ciliegino viene da fuori e chi acquista viene “ingannato” dalle strategie della grande distribuzione. Perché mai si dovrebbe preferire il Ciliegino “Pinco Pallino” al Ciliegino di Vittoria?”.

“Ecco perché – conclude l’on. Incardona – sono fermamente convinto che il marchio di qualità sia necessario e utile al pari dei contributi elargiti dalla Regione. Grazie al marchio, però, si potrà avere una vera concorrenza nella quale l’acquirente potrà valutare realmente il rapporto tra qualità, prezzo e provenienza di un prodotto. Sono certo che l’Assessore D’Antrassi non potrà che essere d’accordo”.

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