Modica calcio. I tira e molla e le trattative solo per sms ed e-mail

Il Modica ad un passo dal baratro. Il diniego dell’imprenditore Santino Ruta ha posto il futuro rossoblu in una posizione quasi di non ritorno. Ci sono troppe cose che non tornano. Ruta ritiene che i bilanci non sono veritieri, Riccardo Radenza, l’esatto contrario. Ieri quest’ultimo è tornato a parlare ma solo sul Sito Russoblu di Rtm: “Bisogna credere ai fatti e a chi con i fatti ha agito in questi anni – dice ai tifosi l’attuale patron – . La società ha una differenza negativa tra crediti e debiti di poco conto. Ed io mi sono impegnato a consegnarla a zero costi perchè coprirò personalmente tale differenza, per cui chi subentrerà non troverà alcun debito”. Allora perchè Ruta sostiene l’esistenza di debiti e comunque carenze economiche, ci si chiede. Come mai tutte queste settimane di stand by, di rinvii, di situazioni che hanno fatto toccare con mano la soluzione della trattativa. “Io – aggiunge Radenza – non ci sto a questo gioco e per quanto bene ho voluto e posso ancora volere alla Modica Calcio, ci vuole prima di tutto rispetto. E per quello che ho fatto in questi anni, con i fatti, lo pretendo”. I tifosi si stavano già “legando” a Santino Ruta, ora sono delusi. “Io avevo buonissime intenzioni – garantisce quest’ultimo – avevo un progetto serio e chiaro. Addirittura ho incontrato i giocatori, abbiamo messo mano allo stadio dove sono già stati eseguiti interventi, ma mi sono sentito preso in giro e questo non lo tollero”. Il problema di fondo è che i due imprenditori si sono incontrati fisicamente pochissime volte. I loro contatti sono stati telefonici, con sms o e-mail o per interposte persone. Solo un incontro sarebbe stato utile e servirebbe ancora a scongelare le prese di posizione per situazioni di contratto, forse inesistenti”. I tifosi auspicano un ripensamento, in particolare di Radenza. Uno, addirittura, arriva a scongiuralo: “Carissimo presidente – dice – volevo solo pregarla. Lo faccia per la città, per la gente. Non lasci adesso la società continui almeno per iniziare un altro campionato: strada facendo si vedrà chi può subentrare. Non lasciamo Modica senza calcio. La capisco e sono dalla sua parte e guardi anche gli ultras sono con lei. Se dicono qualcosa contro è solo la rabbia di vedere la nostra squadra affondare”. Ma Radenza è ancora perentorio: “Ho detto che non ne voglio più sapere. Chiunque vuole subentrare, la porta è aperta. Se non c’è nessuno, non posso farci nulla. Ho solo detto a Ruta che se ne può pure pentire, ma non buttare le colpe su altri ed essere chiaro”.

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