OLTRE 460 PRESENZE PER LA SERATA INAUGURALE DEL XIII VIDEOLAB FILM FESTIVAL A VITTORIA

Oltre 460 presenze per la serata inaugurale del XIII VideoLab Film Festival, il Concorso Nazionale dei Corti del Cinema d’Autore svoltosi nel Parco di Athena, all’interno del Museo Archeologico Regionale di Kamarina (Ragusa). Stasera, la giuria presieduta da Lucia Sardo, decreterà il miglior corto cui andranno mille euro. Gli spettatori hanno affollato il Museo dalle 21 alle 2 del mattino. Grande consenso per i corti in concorso. “Il VideoLab Film Festival – asserisce Andrea Di Falco, direttore artistico e fondatore – si conferma la come la maratona del cinema breve italiano”.
L’apertura del festival è stato un omaggio alla grande interprete, nella sezione curata da Gianluca Salvo: Il Mestiere dell’attrice, tra Cinema e Teatro. Una serie di frammenti di lunghi, corti e spettacoli che hanno visto protagonista la Sardo.
“La mia storia – dichiara entusiasta l’attrice – nasce nel Teatro di Ventura diretto da Ferruccio Merisi. Il gruppo di ricerca teatrale dalla sede di Treviglio nel 1981 si trasferisce a Santarcangelo di Romagna. È in quest’ambito che ho incontrato i più interessanti ricercatori di quell’area che viene definita Terzo Teatro: Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba. In seguito ho fondato l’Istituto di Cultura Teatrale e ho organizzato per diversi anni il Festival del Teatro di strada”. Stasera Lucia Sardo riceverà il premio alla carriera. Per Andrea Di Falco, “la Sardo è una straordinaria interprete e un’ottima regista”. Non solo. “E’ un’attivista in prima linea contro la mafia – sottolinea Di Falco -. Può essere classica, ma anche mitica, ironicamente bionda”. Lucia Sardo rimane nel cuore per l’interpretazione di Felicia Impastato ne I cento passi di Marco Tullio Giordana. “Ha conferito a quel personaggio – continua Di Falco – l’umana realtà di una mater dolorosa. La sua è una presenza scenica che incanta. Il XIII VideoLab le consegnerà un Premio per la sua eccezionale carriera”. Lucia Sardo ha recitato, fuori campo, i testi di Bastava una notte, Siciliani di Tunisi, un documentario prodotto dalla Capetown Film, il cui estratto, in anteprima, è stato presentato dal regista Manuel Giliberti. “L’idea della realizzazione del progetto – afferma Giliberti – nasce durante un soggiorno di lavoro in Tunisia. Lì mi sono imbattuto in siciliani di terza o quarta generazione, che pur essendo nati e avendo vissuto esclusivamente in quella terra (molti dei quali, tra l’altro non hanno mai visto la Sicilia), si definiscono tali e parlano un dialetto antico, conservando usi, costumi alimentari e tradizioni proprie della Sicilia del 1900”. Giliberti, stasera, mostrerà, sempre in anteprima, il trailer del suo secondo film, in uscita in autunno: Un milione di giorni, un lungo che pone al centro della sua narrazione cinematografica una storia di donne di Sicilia.
Ieri sera sono stati mostrati: Pizzangrillo di Marco Gianfreda; 108.1 fm radio di Angelo e Giuseppe Capasso; Risorse umane (fresche di giornata) di Marco Giallonardi; Stand by me di Giuseppe Marco Albano; Cattivi di Enrico Tubertini; Un nuovo corso di Leonardo Rodolico; Un quarto alle sei di Giovanni Mazzitelli.
I corti della serata conclusiva sono: Angelo o la Pasqua di Salvo di Sebastiano Greco; Uno a zero per me di Guido Colla; Prima o poi vedrai di Emiliano Cribari; Il nemico senza volto di Gianluca Mangiasciutti; Le lune di Antonella Barbera e Fabio Leone; Milonga di Guido Colla.

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