Pozzallo. Controlli sulle attività di autotrasporto della Capitaneria di Porto e della Polstrada

A seguito di accordi tra il Direttore Marittimo della Sicilia Orientale Contrammiraglio Domenico De Michele ed il dirigente del Compartimento Polizia Stradale della Sicilia Orientale, Antonio Sireci, da tempo sono stati avviati dei servizi congiunti tra Capitaneria di porto di Pozzallo, diretta dal comandante Ennio Garro, e la Polizia Stradale di Ragusa, diretta dal Vice Questore Aggiunto Gaetano Di Mauro, al fine di effettuare dei controlli mirati al mondo dell’autotrasporto ed anche colpire la concorrenza sleale, ad opera di vettori extracomunitari.

I servizi svolti hanno consentito, nel corso del tempo, di accertare varie infrazioni, con conseguenti sequestri di merce, ma soprattutto di effettuare uno dei più importanti sequestri a livello nazionale di merce trasportata (16 tonnellate di pesce), ai fini della confisca, in applicazione di una norma sul trasporto internazionale di merci.

I controlli effettuati risalgono a qualche mese addietro, ma solo oggi se ne riferisce il consuntivo, in quanto la vicenda ha avuto risvolti penali che imponevano la totale riservatezza al fine di non compromettere le indagini in corso.

In particolare, il 18 dicembre 2010, personale della Sezione Polizia Stradale di Ragusa e della Capitaneria di Porto di Pozzallo, ha proceduto al controllo di un complesso veicolare, composto da un trattore stradale di nazionalità maltese e di un semirimorchio italiano, appartenente ad una ditta avente sede nella provincia di Ragusa.

Il complesso veicolare, al momento del controllo esperito presso il porto di Pozzallo, trasportava un carico di orate (16 tonnellate) provenienti da Malta e diretto ad una società italiana, avente due sedi, una a Ferrara e l’altra a Roma.

Il controllo consentiva di accertare che il prodotto trasportato non solo era privo della prescritta tracciabilità e che il veicolo presentava la mancata rispondenza alla normativa igienico sanitaria ma che il trasporto della merce era stato eseguito da parte del vettore maltese senza la licenza Comunitaria, documento necessario per il trasporto internazionale; il mancato possesso, secondo il Decreto Legislativo 286/2005, prevede il sequestro per la confisca della merce trasportata che può essere operato nei confronti di chi, privato o società, si avvale di una ditta che non ha i requisiti per il trasporto internazionale.

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