Apertura caccia. La Polizia Provinciale predispone piano dei controlli

In previsione dell’apertura della stagione venatoria 2011/2012, il comandante della Polizia Provinciale Raffaele Falconieri, ha predisposto un piano di controlli specifici su tutto il territorio provinciale ricadente negli ATC RG1 e RG2 per garantire il rispetto della normativa e, soprattutto, lo svolgersi della caccia con l’osservanza delle norme di sicurezza per evitare spiacevoli incidenti.
La caccia sarà consentita da sabato 3 settembre per il solo coniglio selvatico, dal 10 settembre per il colombaccio e dal 18 settembre per la volpe e la tortora (per la quale è concesso anche il prelievo anticipato nei giorni 3, 5 e 10 settembre). Altre date successive sono fissate per la caccia ad altre specie. Poiché sabato e domenica prossima sono previsti numerosi cacciatori, l’attività di vigilanza predisposta dalla Polizia Provinciale sarà massima e conoscerà una ulteriore intensificazione con pattuglie rinforzate e dislocate su tutto il territorio. I dispositivi di controllo saranno attivi senza soluzione di continuità per tutte le 48 ore e proseguiranno nei giorni successivi, con particolare attenzione per quelle aree e contrade dove notoriamente maggiore è la pressione venatoria e, conseguentemente, più elevata è la concentrazione di cacciatori.
Quest’anno il calendario venatorio ha introdotto significative novità rispetto agli anni precedenti. Tra queste, è ora previsto che il cacciatore, liberamente, può scegliere tre giornate di caccia settimanali, escludendo i giorni di martedì e venerdì nei quali l’esercizio dell’attività venatoria è, in ogni caso, sospeso. L’esercizio venatorio all’interno dei siti Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale), tra cui quelle ricadenti nelle contrade Piombo, Passo Marinaro, Randello è temporaneamente precluso. I pantani della Sicilia sud orientale (es, Pantano Bruno e Longarini) sono ora sottoposti alla particolare protezione delle Riserve Naturali, come già lo erano la “Macchia Foresta del Fiume Irminio” e il “Pino D’Aleppo” e, quindi, preclusi alla caccia. Alcune modificazioni, infine, sono state introdotte per quanto concerne il limite massimo giornaliero e stagionale di capi che il cacciatore può abbattere. In particolare, in un giorno possono essere cacciati non più di 3 conigli selvatici, 4 quaglie, 2 beccacce, 5 tortore, ecc., con il limite massimo giornaliero di 15 capi di selvaggina. Non è consentita la caccia alla lepre. E’ stato confermato anche per questa stagione venatoria il divieto di portare ed utilizzare il furetto in tutto il territorio provinciale.

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