Il Tar annulla il piano paesistico della provincia di Ragusa. I commenti di Antoci e Mallia

La sezione di Catania del Tribunale Amministrativo Regionale ha annullato l’adozione del Piano Paesistico della provincia di Ragusa, decretato il 10 agosto 2010 dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente. Il Tar di Catania ha accolto il ricorso proposto dalla Provincia di Ragusa, dal comune di Ragusa e da altri enti locali considerando come principale motivo di nullità “l’omessa previa sottoposizione dello stesso Piano alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) da parte dell’assessorato regionale competente”.
Il Piano paesistico della provincia di Ragusa, redatto dalla Sovrintendenza di Ragusa, era stato contestato da enti locali e categorie produttive sia per una mancata concertazione con le parti sociali del territorio che per una serie di limiti e vincoli che penalizzavano le attività agricole e zootecniche della provincia. Nel ricorso presentato dalla Provincia di Ragusa, il dirigente dell’avvocatura Salvatore Mezzasalma ha presentato diverse censure ma il Tar ha ritenuto “assorbente rispetto agli altri vizi denunciati nel ricorso l’omessa attivazione della procedura Vas”.
Il presidente della Provincia Franco Antoci e l’assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia ritengono che “la decisione dei giudici amministrativi consente di ripartire per l’adozione di un nuovo piano paesistico che sia interprete delle istanze del territorio ma sia soprattutto condiviso da tutti. Ci siamo opposti a quel piano adottato in tutta fretta perché è sembrato a molti un’imposizione ‘calata’ dall’alto, ne facevamo una questione di metodo e di merito. Perché, pur essendo favorevoli alla tutela dei nostri beni paesaggistici, il piano tralasciava le legittime esigenze delle categorie produttive. Ora che la situazione è stata azzerata dobbiamo fare in modo di elaborare un Piano partecipato ma soprattutto largamente condiviso”.

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