Modica. Il dipendente comunale licenziato. Il giudice del lavoro deciderà nel 2014

Continua il braccio di ferro tra il Comune di Modica e l’ex dipendente A.D.S., 51 anni, licenziato in tronco nel mese di settembre dello scorso anno a seguito delle indagini anti assenteismo eseguite da polizia e guardia di finanza a Palazzo San Domenico. Il giudice del lavoro del Tribunale, Mario Fiorentino, che aperto il dibattimento per giudicare, stavolta, nel merito la vicenda. Aveva ritenuto, in precedenza, valide ed accettabili le motivazioni addotte dall’interessato, assistito dagli avvocati Salvatore Spataro del Foro di Catania, e Ignazio Galfo e Stefania Storaci del Foro di Modica, secondo cui il fatto di essere in possesso della password per entrare nella rete intranet del Comune era stato solo un atto di curiosità e non era servito per modificare gli orari di entrata ed uscita registrati dall’impianto segnatempo o per avere remunerato lavoro l’extratime, decidendo per la riassunzione. L’ente civico, attraverso l’avvocato Miriam Dell’Ali, però, si era appellato a tale provvedimento, ritenendo che ci fossero i presupposti per il licenziamento del lavoratore. Ricorso accolto dal Tribunale di Modica in sessione collegiale. Nel nuovo procedimento, il giudice Fiorentino ha rigettato le richieste di audizione di alcuni testi prodotti dall’ente di Piazza Principe di Napoli ma non ha deciso. E’ andato in riserva fissando, addirittura, l’udienza conclusiva per il sette ottobre del 2014. I difensori dell’uomo hanno sempre ribadito che il loro assistito, essendo ormai in pensione, non ha più interesse nella vicenda. Nella prima sentenza del giudice Fiorentino era stata dimostrata l’inesistenza di dolo nell’agire del lavoratore. Il magistrato aveva ritenuto il provvedimento adottato dal Comune “ basato solo sulla dichiarazione resa dal dipendente” non avendo condotto nessuno specifico accertamento e “nessun fatto storicamente individuato era stato accertato”. Per il giudice del lavoro, insomma, il licenziamento era illegittimo.

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