Modica. La Cgil incalza sul servizio delle zone blu e scrive all’assessore

Nella seduta del Consiglio comunale del 25 agosto scorso, in risposta alle due mozioni di indirizzo presentati sulla problematica delle strisce blu, l’amministrazione comunale aveva assunto solenne impegno a fare ricorso alle disposizioni normative contenute dall’art. 4, comma 13, del Decreto legge n. 138 del 13 agosto 2011 per dare, finalmente, la soluzione che la Cgil da diversi mesi aveva auspicato per il predetto servizio, ossia l’affidamento dello stesso alla Società “Servizi per Modica”, alla quale sono stati trasferiti i servizi che prima svolgeva la liquidanda Società Modica Multiservizi.
“Ora non sembra essere – dice Salvatore Terranova della Cgil – più rilevante né degno di considerazione ricordare che la soluzione che oggi viene individuata alla problematica grazie al precitato decreto-legge, la nostra organizzazione l’aveva proposta già a fine 2010, anche se la normativa vigente all’epoca, sembrava – a prima vista – precludere la possibilità di affidare un servizio locale a rilevanza economica ad una società a totale capitale pubblico. E’ bene però palesare che, prima sia del referendum sull’abrogazione di parte dell’impianto normativo dell’art. 23 bis della legge 133 del 2008 che della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto -Legge n. 138 del 13.08.2011, la normativa in materia dava spazio alla individuazione di possibili percorsi per quei servizi pubblici locali la cui appetibilità di mercato potesse risultare limitata e non presentasse un’ampia e incontrovertibile “densità” imprenditoriale, ma la coalizione di maggioranza ha ritenuto opportuno intraprendere un’altra strada. Ora non sembra più essere produttivo ricordare che l’assise consiliare, a maggioranza, il 29 dicembre 2010, con atto deliberativo n. 172, aveva di fatto, contravvenendo all’accordo sindacale sottoscritto con le sigle sindacali il giorno prima, deciso di esternalizzare, mediante project financing, ad un soggetto privato terzo il servizio delle strisce blue e il personale in esso impegnato; né sembra più avere senso mettere in risalto alcuni passaggi avvenuti nei mesi scorsi, che hanno bene evidenziato gli errori commessi dall’Amministrazione e le rigidità che essa e la maggioranza hanno ampiamente manifestato in alcuni frangenti su una problematica che andava affrontata con meno pregiudizi ideologici e con una visuale più pragmatica. Beninteso, oggi tutto questo può essere reso politicamente secondario, anche gli scontri durissimi verificatisi quando si è discusso sulle soluzioni da dare al problema, ma un fatto non può essere taciuto né dimenticato e cioè che nel corso dei mesi che ci separano da dicembre 2010 il personale interessato ha avuto una brutta percezione, ha avuto come la certezza che “qualcuno” stesse lavorando con l’obiettivo di espungere dallo status di occupati 13 padri di famiglia. La condizione vissuta da 8 mesi da questi dipendenti della Modica Multiservizi non può essere disconosciuta né resa irrilevante, neanche dall’incontestabile fatto che oggi sembra essere mutato da parte dell’Amministrazione e della Maggioranza l’approccio e, ci permettiamo di dire, anche la sensibilità intorno ad un servizio da cui il Comune può derivare ingenti risorse. Oggi tutto può essere posto nell’oblio, tutto può essere visto e rivisto, tutto può avvenire nella disputa politica, finanche il cambio delle posizioni, ma non può in nessun modo essere collocato nel dimenticatoio lo stato di prostrazione e di frustrazione che gli operatori delle strisce blu hanno, ancora vivono e che continueranno a vivere fin quando non saranno trasferiti di fatto e di diritto alla Società “Servizi per Modica”. Questo non viene consentito a nessuno, neanche a qualche consigliere che anzitempo ha dato fiato al trombone della propaganda, quando non alla mala fede, specializzandosi nel sostenere posizioni diverse al mutare delle parti, una davanti ai lavoratori, un’altra nelle stanze delle decisioni politiche”. Per Terranova sul servizio delle strisce blu si è perso fin troppo tempo e ora che finalmente su di esso si è trovata una comune concezione sia nella Giunta municipale che nel Consiglio comunale, sarebbe doveroso, preg.mo Assessore, che in tempi brevissimi la Giunta sottoponesse al Consiglio comunale l’atto di modifica della delibera 172 del 29 dicembre scorso al fine di deliberare il trasferimento del servizio delle strisce blu e del personale in esso impegnato alla Società “Servizi per Modica”. “Solo allora – conclude – la Cgil assisterà indifferente al teatro dell’immaturità di qualche ambizioso consigliere”.

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