MODICA. IL CONSIGLIERE GERRATANA “IL CONTRATTO DI QUARTIERE E IL TEATRINO DELLE ATTRIBUZIONI DEI MERITI”

Questa è la settimana in cui si parla del contratto di quartiere e domenica 4 settembre esploderà la dinamite che abbatterà dopo oltre vent’anni gli ecomostri di Treppiedi nord. Ma tutto ciò che sta per accadere è cominciato la scorsa settimana o nessuno ha sentito il bisogno di fare una breve cronistoria per evitare di dire ai cittadini che certi meriti non appartengono a chi trionfalmente annuncia l’evento.
Il consigliere comunale di Modica, Nino Gerratana, pare dall’inizio. Era la fine del 2002 quando venne emanato il bando da parte del Ministero Lavori Pubblici. Dopo circa 8 mesi, nell’agosto del 2003, la Regione recepiva il bando nazionale ed avveniva la pubblicazione del bando regionale aperto ai Comuni. Alla fine dello stesso anno, avveniva l’approvazione del contratto di quartiere, degli interventi pubblici e privati e dei piani particolareggiati da parte del Consiglio comunale di Modica. Si arriva al 2005 per avere l’approvazione del progetto da parte di Stato e Regione e la redazione della graduatoria regionale che vede Modica al 4° posto nella classifica assoluta. Nell’agosto 2006, la firma del contratto di quartiere tra Comune (Sindaco Piero Torchi), IACP (Avv Campanella), Ministero LL.PP. (Ministro Di Pietro), Regione Sicilia (Presidente Cuffaro). Nel dicembre 2006 si ha la redazione del progetto esecutivo delle opere pubbliche del contratto di quartiere.
Nel 2007 si ottiene l’approvazione da parte del Ministero e della Regione del progetto esecutivo del contratto di quartiere e la conclusione dell’iter amministrativo.
“Come emerge chiaramente – spiega Gerratana – tutto l’iter del contratto di quartiere, nasce, si sviluppa e si completa durante l’Amministrazione Torchi, grazie alla volontà dell’allora maggioranza.
L’opposizione di centrosinistra dell’epoca, guidata dall’attuale Sindaco Buscema, non solo non condivise mai il progetto neanche nelle sue parti più innovative come la rimozione degli scheletri, ma non votò in Consiglio comunale né i piani particolareggiati né i singoli interventi previsti nel piano delle opere pubbliche.
Anzi, su decisione di Buscema, allora capo dell’opposizione, il centrosinistra, al momento del voto abbandonò l’aula, lasciando alla sola maggioranza il compito di votare quegli atti senza i quali non sarebbe mai stato possibile approvare il contratto di quartiere.
Nessuna attività amministrativa o d’indirizzo politico si deve, in merito al contratto di quartiere, all’attuale Amministrazione che anzi ha impiegato un tempo spropositato, oltre tre anni, per avviare le prime opere pubbliche.
Appare assolutamente evidente come la programmazione, le idee innovative e la capacità amministrativa che stanno alla base del contratto di quartiere, sono merito esclusivo della precedente Amministrazione.
E’ vero che solo i cretini non cambiano idea, ma è corretto e coerente annunciare alla cittadinanza qualcosa che si è osteggiato, come frutto della propria attività politica ? Il Sindaco Buscema in una recente conferenza stampa così esordiva: ”il 4 settembre sarà una data importante per la città di Modica. La demolizione dei ruderi di Treppiedi nord rappresenta un passaggio nel processo di complessiva riqualificazione del nuovo percorso urbano sulla cui linea s’immagina lo sviluppo della città nei prossimi anni, sostenendo con infrastrutture e servizi le attività delle imprese, ma anche prestando grande attenzione alle dinamiche sociali della comunità affinchè questo sviluppo sia per tutti”. E ancora, in un successivo passaggio: ” finalmente si giunge all’eliminazione di questi veri e propri ecomostri che da oltre vent’anni deturpano il quartiere, nel cuore della città nuova, non solo sfigurandone l’immagine ma anche aggravandone le condizioni di pericolosità e degrado.
Signor Sindaco, la politica fatta in questo modo non incanta più nessuno(tranne quei pochi dello zoccolo duro), perché anche un bambino capirebbe le contraddizioni che La vedono protagonista per aver detto ieri l’esatto contrario di quanto dice oggi. Ma dove sta scritto che a seconda della posizione politica in cui ci si trova, si debba ragionare in un senso o nell’altro ? Questa miopia, a breve pagherà il suo prezzo, perché la gente per fortuna ha capito il teatrino di certa politica”.

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