AVIS MODICA: ESCURSIONE MINIERA DI CASTELLUCCIO

Continuano le escursioni naturalistiche organizzate dall’AVIS di Modica e domenica 11 settembre si replica con la visita alle miniere di asfalto di Castelluccio (o Streppinosa) dove, ancora alla fine del 1950 circa settanta lavoratori erano impegnati all’estrazione del bitume per asfaltare tante strade anche europee. La visita alla Miniere di roccia asfaltica della Streppenosa, fra le finalità naturalistiche, è risultata per i partecipanti, di grande interesse per le valenze di archeologia industriale insite nel sito minerario ed anche per alcuni aspetti geomorfolologici che l’area sotterranea ha iniziato ad acquisire con il passare degli anni.. Lo sviluppo complessivo delle gallerie è di circa 1.600 m. con ampiezze che vanno da pochi metri a 5-7 m ed altezze fino a una decina di metri .L’ingresso originario era dato da una discenderia azionata da una caldaia a carbone, ancora visibile all’interno di un’adiacente costruzione, mentre l’aerazione delle gallerie era garantita da un secondo pozzo posto più a sud. Il materiale estratto veniva invece portato all’esterno tramite vagoncini attraverso una galleria orizzontale il cui ingresso si apre sulla vallata dell’Irminio e che costituisce oggi l’unica entrata agevole alla miniera. Percorrendo la galleria di ingresso si notano da subito le nere pareti di calcare impregnato di bitume con colate di pece solidificata, in alcune parti, risalite dalle profondità del giacimento originario attraverso le fratture della roccia. Tale visione che si ripete più o meno in tutte le gallerie si arricchisce in alcuni settori con la presenza di depositi di calcite, di vari colori, originatasi dalla precipitazione del carbonato di calcio sulle pareti.. Ma percorrendo altri settori le sorprese non finiscono e grande attenzione deve adoperarsi da parte del visitatore per evitare di calpestare sul pavimento una serie di vaschette alimentate da acqua di stillicidio che si susseguono con lieve pendenza le une dalle altre. Osservando le pareti si notano piccole stalattiti eccentriche di bitume pendenti dalle pareti, una piccola conca naturale da cui si diparte con una serie di piccole cascate ed un ruscello contornato da depositi calcitici. Le morfologie naturali originatesi dai processi carsici attivati dalle acque di infiltrazione, hanno reso le miniere di Streppenosa un ambiente originale e di forte suggestione che andrebbe quanto prima valorizzato e tutelato.
Si auspica, pertanto, che l’istituzione del Museo Regionale Naturale delle Miniere d’Asfalto di Castelluccio e della Tabuna, avvenuta con legge regionale 2/5/91, dia finalmente avvio ad un progetto di recupero, salvaguardia e fruizione di queste strutture minerarie prima che l’ombra del tempo ne cancelli, assieme all’incuria dell’uomo, definitivamente la memoria.
Coloro che vorranno partecipare, possono farlo prenotandosi presso la sede AVIS, in Via Sacro Cuore 1/e tel. 0932/763888. Il numero dei partecipanti sarà a numero chiuso (max 50 partecipanti)

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