Operazione “Crash & Cash”. Ispica nuovo avviso di chiusura indagini

Nuovo avviso di conclusione delle indagini per l’Operazione “Crash&Cash”, che a fine ottobre aveva coinvolto due ispicesi e un pachinese a conclusione di un’inchiesta condotta dai carabinieri della Compagnia di Noto. All’epoca erano stati eseguiti provvedimenti restrittivi nei confronti dell’ispicese Giuseppe Dimartino, 31 anni, titolare di un’agenzia antinfortunistica di Ispica, Giuseppe Peluso, 57 anni, titolare di un’autocarrozzeria, e Giuseppe Aprile, 33 anni, di Portopalo di Capo Passero, indicato come colui che procurava la clientela. Nei fatti gli indagati sono complessivamente quindici tra cui G.C., 55 anni, medico di Modica. I primi tre avrebbero gestito illecitamente l’organizzazione degli incidenti stradali con Di Dimartino che avrebbe avallato alcune situazioni a seguito di incidenti della strada. Tutto ciò all’organizzazione, secondo i carabinieri, avrebbe fruttato circa 250 mila euro. L’indagine prese avvio nel giugno del 2008 ed ha portato ad accertare che il carrozziere fungeva da consulente, alterando, nei fatti, quando veniva redatto il Cid(Costatazione Amichevole d’incidente), riportando danni maggiori e, dunque, più costosi rispetto a quelli realmente riportati al fine di rendere credibile l’incidente per le assicurazioni. Dimartino, titolare di uno studio di “Consulenza Infortunistica”, teneva i rapporti con i medici legali, i periti ed i consulenti di parte. Dal medico sarebbero stati “dirottati” gli infortunati per la consulenza che poi doveva essere presentata al momento della liquidazione da parte dell’istituto assistenziale(e qui entravano in ballo i punti assegnati per ottenere più o meno soldi per il risarcimento). L’attività investigativa ha consentito di ricostruire l’alterazione di almeno 44 incidenti stradali con una media di sei mila euro di rimborsi indebitamente richiesti alle agenzie assicurative in ogni singolo caso (danni materiali e danni biologici). I restanti indagati sarebbero i cosiddetti fiancheggiatori. Nella vicenda ci sarebbero anche delle parti lese. Si tratta di un nuovo avviso di chiusura dell’inchiesta visto che in gennaio ne era stato notificato un primo. Evidentemente non ci sarà stata certezza dell’avvenuta notifica a tutti gli indagati degli atti precedenti. Qualcuno ha già avanzato richiesta di patteggiamento. Tutti coloro che furono arrestati sono già in libertà.

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