Sindrome da rientro? Qualche consiglio e un po’ di pazienza per rientrare nelle proprie vite quotidiane. I consigli del dottore Federico Mavilla

Siete tornati in ufficio dopo le ferie e avete difficoltà a concentrarvi, siete colpiti da fastidiose emicranie, agitazione e ansia? Niente paura! Sono sintomi passeggeri tipici della cosiddetta Sindrome da Rientro e spariranno entro una ventina di giorni. La consolazione è: siete in buona compagnia, ben il 35% dei lavoratori tra i 25 e i 40 anni soffre della sindrome da rientro. Più lunga è stata la vacanza e più difficile sarà il rientro al lavoro e alle abitudini quotidiane: il cervello cancella i pensieri, le preoccupazioni e gli impegni; quando viene nuovamente stimolato, una volta rientrati dalle vacanze, le difficoltà risultano ancora maggiori, soprattutto per manager, professionisti impegnati e dall’agenda fitta di appuntamenti. Niente paura, però. Basta qualche settimana per riprendere la propria vita quotidiana con lo sprint di sempre e bisogna solo dare tempo al proprio organismo e al proprio cervello.
Come aiutarsi in maniera naturale? L’uva rossa sarebbe efficace per regolare i ritmi circadiani e a rilassarsi: più in generale, molti frutti ricchi di melatonina e altri antiossidanti svolgerebbero questa efficace azione anti-stress.
Via libera, quindi, a tanta frutta come mele, pesche, uva,melone e pere, ma anche a verdure come zucchine, pomodori, peperoni e insalate. Numerose verdure celano, infatti, nel loro contenuto di vitamine e sali minerali, insospettate proprietà depuranti e anticolesterolo, molto utili per chi avesse esagerato durante l’estate con alcolici e cibi non proprio dietetici.
Non può mancare, infine, qualche consiglio destinato ai genitori. Anche i bambini soffrono del rientro dalle vacanze e bisogna aiutarli a superare questa fase delicata, sforzandosi di mantenere le buone abitudini prese in estate.
E’ consigliabile che i genitori tengano ancora spenti televisori e playstation e spingano i figli ad una vita più attiva, il più possibile all’aria aperta, combattendo la sedentarietà e la pigrizia.
E’ necessario cercare di regolare le abitudini del sonno dei più piccoli: i bambini hanno bisogno di rientrare nelle loro abitudini quotidiane e di dormire a sufficienza.
Un’attenzione particolare va riservata al menu dei bambini: è bene partire con una ricca colazione, che rappresenta il pasto più importante perché permette all’organismo di fare il pieno di energie per tutta la giornata; a pranzo è consigliabile carne o pesce per tre/quattro volte alla settimana o un piatto unico come legumi, cereali o una pizza, a cena formaggi (per tre volte alla settimana), uova e salumi ciascuno per due giorni alla settimana. C’è da dire anche che la sindrome da rientro esiste poiché i nostri ritmi quotidiani sono divenuti troppo serrati. E’ necessario, a mio avviso, combattere duramente la tendenza che abbiamo a correre per star dietro ai ritmi che la modernità ci incita a tenere. Tale velocità provoca moltissimi dei disturbi di ansia e depressione che ci troviamo ad affrontare durante l’anno. Perciò, è importante riabituarsi ai ritmi cittadini e/o lavorativi, ma io consiglierei anche di cercare di mantenere, per quanto possibile, qualche ritmo vacanziero. Semel in anno licet insanire”.(Una volta all’anno è lecito fare follie).

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