Non avranno il rossetto. Né l’ombretto. Ma il fascino che riescono ad emanare non ha nulla da invidiare a quello delle belle donne. Ecco perché, questa mattina, a Ibla, cuore barocco di Ragusa, le “vecchie signore” che partecipano alla sedicesima edizione della rievocazione storica dell’Autogiro della provincia di Ragusa hanno ammaliato i presenti grazie alla magia ancora in grado di trasmettere. La manifestazione internazionale di regolarità per auto storiche promossa dal Veteran Car Club Ibleo, valida come trofeo “Vittorio Zanon”, dopo il raduno di ieri pomeriggio, è entrata nel vivo con la passeggiata culturale che, da Poggio del Sole, sulla strada provinciale per Marina di Ragusa, ha permesso ai partecipanti di immergersi nelle fantastiche atmosfere dell’area iblea. Quindi sosta in piazza Odierna, dinanzi ai Giardini iblei, dove, per i partecipanti, c’è stata la possibilità di conoscere più da vicino la storia dei monumenti barocchi, con la sapiente visita guidata dall’architetto Salvo Giliberto. Pane per i denti dei tanti appassionati che, approfittando della sosta delle auto storiche, si sono dilettati a riconoscere i tanti “pezzi” celebri che rappresentano i tasselli incantevoli di una collezione insostituibile. Occhi puntati, ad esempio, sulla prima “Pantera” della Polizia di Stato, una Alfa Romeo Super 1900 del 1954 guidata dall’equipaggio Monterosso-Rizza. Un’auto che ha, semplicemente, fatto la storia delle forze dell’ordine nel nostro Paese. Non di meno gli occhi degli attenti curiosi sono andati a finire su un’altra Alfa Romeo, una 1750 Gt addirittura del 1930. Un “Coupè” di grande tradizione motoristica e dalle ottime condizioni che costituisce uno dei pezzi di impareggiabile bellezza di questa sedicesima edizione dell’Autogiro. Lo stesso dicasi per la Jeep motorizzata Ford del 1944, abbandonata dalle truppe americane di stanza negli Iblei in occasione della Seconda Guerra mondiale e rimessa a nuovo. Altra auto storica che merita i riflettori, per l’anzianità che non ne scalfisce, però, il fascino, la De Soto Six Torpedo del 1928, con equipaggio Amico-Giannone. E poi in primo piano le sfide di carrozzeria e di linee tra Porsche 911 E, Lancia Montecarlo e Alfa Romeo Spider che garantiscono una ideale continuità tra il passato e un presente relativamente recente. Tra le altre auto, una Fiato 508 C del 1937 e una Lancia Ardea del 1952. “Ma tutte le vetture che rievocano l’Autogiro – chiariscono gli organizzatori del Veteran Car Club Ibleo – meritano la massima attenzione perché sono curate con grande passione da estimatori che fanno rivivere l’epopea motoristica dei tempi andati”. Dopo la prima prova di precisione, che si terrà nel pomeriggio, dalla diga di Santa Rosalia sino a Giarratana, per poi raggiungere contrada Mandrie Vecchie alle porte di Monterosso Almo, l’Autogiro si preparerà per la giornata di domani. Partenza alle 9 da Poggio del Sole resort, sulla provinciale per Marina di Ragusa, e quindi i concorrenti affronteranno la seconda tappa con delle prove speciali in cui si metteranno a confronto i tempi sui cronologici. L’itinerario prevede un tratto sino alla frazione rivierasca del capoluogo, attraverso la vecchia strada per Donnalucata, mentre dopo si raggiungerà il porto turistico. Quindi, Casuzze, Caucana e Punta Secca per poi fare ritorno alla base attraverso la zona di contrada Cimillà. La premiazione è fissata domani, dopo il pranzo, a Poggio del sole resort.
Il fascino delle “vecchie signore” ammalia gli appassionati. Un successo a Ibla l’Autogiro della provincia di Ragusa
- Settembre 10, 2011
- 1:35 pm
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