LA REVOCA DEL PIANO PAESAGGISTICO IN PROVINCIA DI RAGUSA : LA VITTORIA DI CHI? La riflessione di Giombattista Ballarò

Rilevo con piacere che c’è una parte di concittadini che segue le vicende del territorio in cui vive con attenzione e soprattutto ragionando con la propria testa ed interrogandosi non sulla base di opportunismi, bensì su criteri di effettiva logica e razionalità. Molti di noi sanno, per averlo appreso dai mezzi d’informazione, che la Provincia Regionale di Ragusa aveva opposto ricorso al Tar per l’approvazione del Piano Paesistico nel territorio provinciale e i Giudici del Tribunale Amministrativo Regionale, condividendo le argomentazioni, hanno decretato la revoca.
Come correttamente fa osservare un lettore di questo giornale, chi aveva voluto il Piano paesistico se a revoca avvenuta, tutti, tranne Legambiente, plaudono alla decisione del Tar ?
L’osservazione del lettore è intelligente ed obiettiva, ma purtroppo l’atteggiamento assunto da molti politici, da cittadini che ragionano con le teste dei loro beniamini sedicenti politici, rispecchia anche in questa vicenda, una prassi che si è consolidata da qualche tempo e che vede con grande disinvoltura, salire sul carro dei vincitori anche coloro che il giorno prima avevano sostenuto l’esatto contrario di ciò che si è realizzato, noncuranti dell’ipocrisia e della pochezza che emerge per simili atteggiamenti.
Il sottoscritto, pur non essendo un profondo conoscitore della materia, ritiene che alcune norme andassero emanate ed applicate al fine di evitare ulteriori scempi del territorio, ad esclusivo beneficio di alcuni soggetti che, molto spesso per vicinanze politiche, hanno devastato il territorio, badando solo al proprio portafogli e fregandosene di ciò che avrebbero causato ai cittadini.
Ma molto spesso, chi legifera, per incompetenza o presunzione o interessi particolari, non ritiene di avviare delle concertazioni con professionisti disinteressati a certe logiche, i quali potrebbero contribuire a rendere compatibili progetti con il rispetto ambientale e la tutela di tutti i cittadini ed ecco dunque vederci calare dall’alto, delle norme a dir poco discutibili che legittimamente vengono poste in discussione.
Personalmente, plaudo alla sentenza del Tar determinata dal ricorso della Provincia, poiché se le cose fossero rimaste nei termini previsti dal Piano paesistico, molti artigiani, piccoli imprenditori, stavano già pagando un prezzo molto alto con ricadute su tutto il territorio, in termini d’immobilismo produttivo, già complicato per la crisi che da oltre due anni investe tutti i settori.
Il mio personale auspicio è che coloro i quali ricoprono ruoli politici, amministrativi, sappiano con umiltà e lungimiranza, mettere al bando i loro protagonismi, le vecchie logiche di bottega e dimostrino davvero di operare sempre e solo per gli interessi della collettività. Utopia ? Forse, ma molto se non tutto dipende da noi cittadini !

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