CORNO D’AFRICA: EMERGENZA INFINITA. La Caritas amplia l’intervento nelle aree colpite. Domenica 18 settembre una raccolta straordinaria in tutte le parrocchie

La crisi nel Corno d’Africa, colpita da mesi da una terribile siccità e dalla conseguente carestia che coinvolge 13 milioni di persone, continua ad aggravarsi e necessita di interventi destinati a protrarsi nel tempo.
Dinanzi a questo scenario le Caritas del Kenya, Etiopia, Somalia e Gibuti, i paesi più colpiti dalla crisi, impegnate da mesi nell’aiuto alla popolazione, hanno proposto a Caritas Italiana e alla rete delle Caritas del mondo i loro piani di intervento su scala nazionale per i prossimi 8 mesi. I progetti offrono aiuto complessivamente a 300.000 persone, per lo più fasce vulnerabili come bambini, donne, anziani, malati, disabili. I piani si articolano in 20 diocesi di 4 paesi.

“Il piano – spiega Maurilio Assenza – prevede sia aiuti d’urgenza nell’ambito dell’assistenza alimentare, sia azioni di medio periodo per favorire la ripresa di un’autonoma capacità di reddito delle persone e renderle meno vulnerabili a future condizioni climatiche avverse”. In particolare gli ambiti di intervento principali sono:

1) assistenza nutrizionale e sanitaria: assistenza alimentare, supporto alle strutture sanitarie, distribuzione di medicinali e di viveri a persone vulnerabili colpite da malnutrizione, soprattutto bambini, donne, disabili, malati, sfollati;

2) approvvigionamento e conservazione dell’acqua: riparazione e costruzione di pozzi, cisterne e ripristino di fonti d’acqua; realizzazione di dighe e terrazzamenti; distribuzione di carburante per le pompe e di kit per la potabilizzazione;

3) sostegno alla ripresa dell’allevamento e dell’agricoltura: distribuzione di animali, e di foraggio per il bestiame, fornitura di sementi e attrezzi agricoli, cure veterinarie.

Gli interventi sono realizzati in 14 diocesi dell’area centrale, nord ed est del Kenya, in 5 diocesi dell’area sud-orientale e del nord dell’Etiopia, in alcune zone del centro-sud della Somalia, e nella parte nord e intorno alla capitale della Repubblica di Gibuti.

Sin dai primi di luglio
Caritas Italiana sta seguendo con attenzione l’evolversi dell’emergenza ed è in costante contatto con le Caritas coinvolte per il coordinamento complessivo dell’azione nell’area.

In risposta anche agli accorati inviti del Santo Padre, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha invitato a pregare per le comunità colpite, ha messo a disposizione un milione di euro e, consapevole della eccezionale gravità della carestia, ha indetto una colletta nazionale, comunicando che domenica 18 settembre 2011 in tutte le chiese d’Italia si terrà una raccolta straordinaria a sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana.

Caritas Italiana – da anni presente nell’area accanto alle Caritas locali – sta già sostenendo interventi per oltre 700.000 euro in Somalia, Gibuti, Kenya ed Etiopia. Inoltre per la colletta del 18 settembre ha lanciato una campagna dal titolo “Fame di pane e di futuro” proprio per sottolineare la necessità di coniugare il dovuto aiuto d’urgenza ad un’azione che contribuisca a costruire un futuro per le popolazioni colpite dalla carestia libero dalla miseria e dalle cause strutturali che la provocano.

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