Trasferimento della dipendente illegittimo. Comune di Comiso condannato

Dipendente trasferita. Atto ingiusto, il Comune di Comiso viene condannato giacchè il Tribunale di Ragusa ha ritenuto il provvedimento «ritorsivo» La vicenda riguarda una dipendente del Comune e risale ai primi mesi di quest’anno, quando la donna, Biagia Brafa, in servizio dal 1992, espresse forti dubbi circa la legittimità dell´iter seguito per l´espletamento di una pratica.

A seguito di ciò, alla Brafa è stata notificata una disposizione di servizio con la quale la stessa, veniva trasferita a Pedalino, frazione di Comiso, che dista circa 15 chilometri dalla città. La dipendente, peraltro categoria D caposervizio da tempo, ha adito le vie legali patrocinata dall´avvocato Fabio Pollara di Vittoria. Il Tribunale di Ragusa ha testualmente rilevato che si tratta di «un trasferimento punitivo, dettato esclusivamente (motivo illecito esclusivo) da un intento ritorsivo, in quanto attuato temporalmente a ridosso del diverbio avuto il 25.1.2011 e della contestazione di addebito di pari data, ovvero il 28.1.2011, nella totale inesistenza di ragioni organizzative tali da indurre l´amministrazione ad assegnare un dipendente di categoria D nella sede decentrata di Pedalino, che ne ha sempre fatto a meno.

«Si configura quindi il pericolo concreto di lesione della dignità della lavoratrice, sostanzialmente emarginata, illegittimamente, dal luogo di lavoro, ordinando al Comune di Comiso di riassegnare immediatamente la lavoratrice al servizio e condannando lo stesso al pagamento delle spese di lite di entrambi i gradi di giudizio».

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