Ricettazione e furto di rame. La Polstrada di Ragusa arresta due rumeni

La Polizia Stradale di Ragusa, diretta dal Vice Questore Agg. Gaetano Di Mauro, nella giornata di ieri ha tratto in arresto due romeni per il reato di ricettazione e furto, in quanto trovati in possesso di fili di rame avvolti in 14 matasse, per un peso complessivo di circa 300 kg, oggetto di furto dalle linee elettriche di cittadini ed aziende della provincia di Ragusa.
In particolare, stanotte sulla Ragusa Catania, al km 21,700, in territorio di Licodia Eubea, subito dopo Chiaramonte Gulfi, una pattuglia ha notato che una vettura marciava in direzione Catania, talmente carica da sfiorare il manto stradale con la parte posteriore.
Gli agenti hanno intimato l’alt e, al controllo del bagagliaio, hanno accertato che vi erano 14 matasse di rame, occultate da una coperta, che i romeni hanno dichiarato di aver trovato per strada poco prima. Accanto al rame vi era una cesoia ed un paio di forbici da elettricista. Non ritenendo attendibile quanto dichiarato, il rame e la macchina venivano sottoposte a sequestro ed i due condotti presso gli uffici della Polstrada.
E’ stato intanto richiesto l’intervento di personale dell’Enel che confermava trattarsi di cavi in uso alla medesima Società, adoperati per forniture di energia elettrica civili ed industriali; detto personale faceva presente che proprio nei giorni scorsi, in territorio di Chiaramonte e Comiso, era intervenuto più volte su diverse segnalazioni da parte di privati.
Gli Agenti, effettuando un sopralluogo presso una contrada di Comiso, dove poche ore prima era stato segnalato all’Enel un guasto, hanno rinvenuto una scala nei pressi di un casolare abbandonato ed hanno accertato che da poco era stata asportata una treccia di rame.
Dal controllo presso la banca dati interforze emergeva che il conducente della vettura, STANCU CONSTANTIN 26 anni, aveva precedenti per guida in stato di ebbrezza, motivo per il quale la patente gli era stata sospesa, mentre il compagno CIOBANU VASILICA MARCEL 28 enne, risultava incensurato. Gli agenti della stradale hanno verificato inoltre attraverso apposita apparecchiatura che il tagliando assicurativo apposto sul vetro dell’autovettura era falso.
Accertata la flagranza dei reati, consumati nei territori di Ragusa e Caltagirone, venivano effettuate le perquisizioni domiciliari dei due arrestati ove venivano rinvenuti altri strumenti idonei a tranciare cavi elettrici ed ulteriori contrassegni assicurativi falsi.
Dei fatti venivano informati il Procuratore della Repubblica di Caltagirone dott. Francesco Paolo Giordano ed il sost. Procuratore della Repubblica di Ragusa d.ssa Claudia Maone.
Il Procuratore Giordano, accertata la flagranza dei gravi reati descritti, convalidava gli arresti e disponeva l’accompagnamento dei due presso la Casa Circondariale di Caltagirone, che veniva eseguito nel pomeriggio di ieri.

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