Pozzallo. Coltivava marijuana sul terrazzo di casa. Arrestato dai Carabinieri e condannato.

Coltivava marijuana sul terrazzo di casa. Arrestato dai Carabinieri. Ieri mattina è stato processato per direttissima dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, che ha convalidato. Il giovane ha chiesto, per il tramite l’avvocato Elia Amore, di potere patteggiare e ha ottenuto il consenso del pubblico ministero, Diana Iemmolo. E’ stato condannato a un anno, undici mesi e dieci giorni di reclusione e quattromila euro di multa, pena sospesa, quindi è stato scarcerato. Si tratta di Giuseppe C., 26 anni pozzallese, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Mercoledì scorso i militari della Stazione di Pozzallo si sono presentati presso l’abitazione del giovane per effettuare una perquisizione finalizzata alla ricerca di droga. Sul terrazzo di casa è stato trovato un vero e proprio orto botanico con decine e decine di piante alimentate da un elementare ma efficace impianto di irrigazione. Peccato che si trattasse di piante di marijuana. Ben curate, alimentare ed in parte già destinate alla successiva essicazione sono state rinvenute e sottoposte a sequestro 33 piante di marijuana, la cui misura variava da 10 centimetri a un metro, coltivate con modalità tipiche di una coltivazione idroponica, che prevede la coltivazione fuori dal suolo. La terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia,.). La pianta viene, quindi, irrigata con una soluzione nutritiva composta dall’acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi necessari assunti normalmente con la nutrizione minerale. Quello che più rileva è che la coltura idroponica consente produzioni controllate sia dal punto di vista qualitativo sia igienico-sanitario durante tutto l’anno.

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