Roccuzzo: “Le promesse fatte dal ministro Mattioli sull’aeroporto di Comiso sono state una presa in giro”

I coordinatori del PdL i deputati Innocenzo Leontini e Nino Minardo hanno incontrato il segretario nazionale del loro partito Angelino Alfano, per esprimergli il disappunto, anzi la loro indignazione per i ritardi registrati per l’aeroporto di Comiso. “Desidero esprimere alcune osservazioni – dice Paolo Roccuzzo, Consigliere Provinciale MPA – in merito alla questione aeroporto ed infrastrutture della nostra provincia, anche perchè nel recente passato, tali argomenti, sono stati oggetto di aspra polemica col Presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Vorrei ricordare che quando il Governatore della Sicilia, voleva ed ha ottenuto che l’aeroporto fosse dichiarato di interesse nazionale, non solo non era una scusa ma era la condizione indispensabile perchè questa importante struttura potesse avere vita, diversamente per un aeroporto di interesse non nazionale le spese legate alla sicurezza a carico della società di gestione avrebbero costituito un peso non sopportabile e quindi il fallimento di tutto.
Le promesse fatte dal ministro Mattioli e dai Ministri che si sono succeduti nella campagna elettorale, tutte dichiarazioni di impegno e di sostegno per l’aeroporto, sono risultate delle prese in giro per tutti e per i cittadini in particolare.
Il Presidente Lombardo facendo seguire alle parole i fatti, ha messo a disposizione dell’aeroporto, come regione Sicilia, ben 4,5 milioni di euro per fare fronte ai problemi della sicurezza.
Che dire ancora della Ragusa-Catania, del tira e molla e dei ritardi accumulati, facendo apparire un regalo per i ragusani ciò che è un semplice diritto, invece per loro è più importante il privato che dovrà occuparsi della gestione.
La nostra provincia non ha un solo metro di autostrada, solo sulla carta la Siracusa-Gela che passerebbe dalla nostra provincia, magari tra qualche anno ci diranno che c’è stato un altro regalo, piuttosto che un diritto che per anni ci è stato negato. Non abbiamo più una ferrovia che sia appetibile per l’utenza, ormai è diventata solo la causa di una fastidiosa attesa per i passaggi a livello chiusi. La viabilità ragusana si muove al 90% su strade provinciali e comunali, quale sviluppo si può intravedere in questo modo. Dunque dobbiamo essere indignati si; ma per la Ragusa-Catania, per l’aeroporto di Comiso, per la ferrovia e per i fondi FAS sui quali da parte del PDL c’è stato un imbarazzante silenzio, un silenzio per non infastidire i leader del partito ma mortificando le attese e i diritti dei cittadini. Indignati per un governo che esige le tasse dei ragusani, senza che garantisca i servizi di trasporto ed i collegamenti interni ed esterni alla provincia.
Torniamo alla riflessione che ho fatto qualche giorno fa, ci sono politici imprigionati dalle logiche, che privilegiano il partito a scapito dei cittadini e politici che come il Presidente Raffaele Lombardo hanno un solo vincolo la difesa dei diritti dei cittadini, la tutela e la salvaguardia del territorio rispetto.
Dunque concordo con chi sta protestando nei confronti del governo nazionale per una manovra che penalizza il sud e la Sicilia, il consiglio provinciale ha perso una occasione per difendere i ragusani ed il territorio”.

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