Documenti prodotti dal difensore. Modica, processo Giunta rinviato a ottobre

Dovrà attendere fino al prossimo 21 ottobre per sapere quale sorte gli toccherà il modicano Marco Giunta, 26 anni, arrestato due settimane fa dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il giovane, che dopo la convalida è stato ammesso ai domiciliari e ieri mattina era fissato il processo per direttissima davanti al giudice unico del Tribunale, Antongiulio Maggiore. Il difensore, l’avvocato Giovanni Dipasquale, vuole puntare sullo stato emotivo dell’imputato e ha prodotto una decina di documenti che attesterebbero i costanti controlli cui sarebbe stato sottoposto il giovane, riservandosi di produrne altri. Inoltre vuole, anche, produrre documenti attraverso i quali emergerebbero i limiti caratteriali del proprio assistito già in periodo scolare. Il giudice ha ammesso tutto e poi ha rinviato al prossimo mese di ottobre. Giunta era stato fermato alla guida di una Renault Twingo in Corso Umberto. Durante il controllo gli era stata trovata una dose di hashish che teneva all’interno del portafogli. Il pregiudicato modicano aveva cercato con violenti strattoni di impedire ai Carabinieri di entrarne in possesso per il conseguente sequestro. Poi aveva tentato di disfarsene gettando a terra la sostanza, l’aveva calpestava e aveva cercato di ingoiarne i residui. Ad un certo punto,, per contrastare l’insistente azione dei Carabinieri, aveva sferrato un violento pugno al volto di uno dei militari.

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