Modica, nel ricordo di don Puglisi anche un triangolare di calcetto

Ultimo tra i momenti di organizzati a Modica in memoria di Don Giuseppe Puglisi, nel diciottesimo anniversario della sua morte, è stato quello di sabato 17. Questa volta teatro della manifestazione è diventato un rettangolo di gioco, precisamente quello interno all’area “Padre Basile” nel quartiere Fontana, dove la cooperativa Don Giuseppe Puglisi, col il sostegno ed il finanziamento di Caritas Italiana, da più di un anno porta avanti il progetto educativo “Crisci Ranni”. A sfidarsi, nel triangolare sono state le rappresentative dell’amministrazione e del consiglio comunale di Modica, quella dei dipendenti comunali e del corpo di polizia municipale. Nella forma di una sana sfida e cordiale competizione, bisogna registrare la vittoria finale andata alla rappresentativa dell’amministrazione e del consiglio comunale che alla fine ha avuto la meglio sulla ben organizzata squadra messa in campo dal corpo di polizia municipale. Le prime due partite sono state all’insegna dei bomber, Cavallino per il consiglio comunale e Di Stefano per i vigili urbani, i quali hanno messo a segno una tripletta a testa, che ha di fatto assicurato la vittoria, nella prima sfida alla rappresentativa del consigli comunale e nella seconda, al corpo di polizia municipale, entrambe a discapito della rappresentativa dei dipendenti, la quale ha ben figurato nel gioco a dispetto del risultato che potrebbe trarre in inganno. Da evidenziare il sano agonismo messo in campo da tutte le squadre, in particolare nell’incontro decisivo che ha visto di fronte le rappresentative del consiglio comunale e dei vigili urbani. Partita tiratissima e decisa da un gol di pregevole fattura messo a segno dell’assessore Frasca Caccia, ben servito dal sindaco Buscema e dal capocannoniere del triangolare, Tato Cavallino,  rimasto imbattuto il portiere Aurnia. A improvvisare una simpatica “telecronaca” Giovanni Cannizzaro, mentre i ragazzi del cantiere educativo chiedevano a tutti autografi e alla fine hanno premiato le squadre. Le porte, va ricordato anche questo, sono state donate con il ricavato dello spettacolo promosso dall’Aspecon “Quattro parole per quattro mosche”. Un momento distensivo e significativo in sintesi quello vissuto al cantiere “Crisci ranni”, che vuole essere di auspicio per rendere sempre più bella questa area che diventa un polmone verde per Modica e per un incontrarsi, con al centro i bambini e la testimonianza di quanti come don Puglisi hanno dato la vita per amore, attraverso rapporti costruttivi con cui ripensarsi città giusta e fraterna.

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