Consiglio Comunale di Modica. Approvato a maggioranza il bilancio di previsione e gli atti di corredo. Soddisfatto il PD

Seduta flash del consiglio comunale di Modica che in quindici minuti approva il bilancio di previsione per l’anno in corso. Il dibattito aveva già caratterizzato la seduta di ieri sera comprese le dichiarazioni di voto. Presenti 20 consiglieri il consiglio affronta la votazione del punto relativo al bilancio di previsione 2011 per il quale ieri sera si sono registrate le dichiarazioni di voto.
Il Presidente del consiglio comunale pone la votazione degli emendamenti
Il primo riguarda una ricollocazione di personale, ( impianti sportivi e asilo nido) rispetto allo schema di bilancio approvato dalla giunta il 16 agosto scorso, senza che questo incidi sul costo previsto nel capitolo bilancio.
Ai voti l’emendamento viene votato a maggioranza con 14 voti favorevoli e 6 astenuti.
Il secondo emendamento riguarda l’impinguamento del capitolo relativo alla manutenzione degli impianti sportivi; il capitolo è impinguato di altri dieci mila euro.
Ai voti l’emendamento viene votato a maggioranza con 13 voti favorevoli, tre contrari e tre astenuti
Si passa alla votazione la delibera del bilancio di previsione e tutti gli atti di corredo ( relazione previsionale e programmatica per l’esercizio finanziario 2011 e il bilancio pluriennale per il triennio 2011/2013).
Non passa a maggioranza la proposta di rendere le dichiarazioni di voto prima della votazione, atteso che il presidente del consiglio comunale ha posto il consiglio in condizione di poter decidere contro una prassi consolidata. Il civico consesso si era già espresso in questo senso.
Ai voti il bilancio di previsione viene votato a maggioranza con 14 favorevoli e 5 contrari. All’atto viene data immediata esecuzione ( 14 favorevoli e 4 contrari e un astenuto). La seduta è sciolta e il consiglio sarà riconvocato a domicilio.

La dichiarazione del Capogruppo Consiliare PD Giorgio Zaccaria

Ancora una volta, come gruppo consiliare del pd e come componente attiva della maggioranza, ci siamo fatti carico dell’approvazione del bilancio preventivo, a fronte di un’opposizione datasi all’Aventino, disertando i banchi consiliari e senza apporre un benchè minimo intervento costruttivo nell’approvazione del documento programmatico.
Apprezziamo, dichiara il Capogruppo Consiliare del PD Giorgio Zaccaria, il lavoro difficile e certosino dell’amministrazione, e in particolare dell’assessore al bilancio Amoroso, che ha portato alla stesura di un documento finanziario che, forte di un consuntivo dell’anno precedente chiuso con un milione di euro di avanzo di amministrazione, guarda al futuro della nostra città, facendo intravedere i primi segnali di ripresa del nostro ente.
Un bilancio questo che oltre a garantire la tenuta economica con l’istituzione di fondi garanzia, come il fondo svalutazione crediti, il fondo residui perenti, quello per i debiti fuori bilancio e dei debiti pregressi, che sommati ammontano a più di sei milioni di euro, incomincia ad investire più incisivamente sulla cultura, sulle manutenzioni, sul turismo e sullo sviluppo della città.
Un bilancio, questo, che rimarca la politica di questa amministrazione improntata su una seria ed efficace lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
Ricordiamo, infatti, che la scelta politica di questa maggioranza è stata fin dal primo momento quella di non aumentare le entrate dell’ente attraverso il prelievo fiscale, riversando sui soliti noti e onesti cittadini l’aggravio finanziario ma, al contrario, quella di far pagare le tasse ai soliti ignoti che speculano sulle spalle della collettività.
E’ per questo, prosegue Zaccaria, che salutiamo favorevolmente il rafforzamento degli uffici tributi, sia a livello di personale che di strumentazione tecnica, il quale ci consentirà a regime di recupare solo già da quest’anno l’evasione di circa tre milioni di euro di TARSU e più di un milione di euro di ICI.
Siamo convinti che questa sia l’unica via possibile per uscire dalla crisi economica che attanaglia il nostro ente.
Una politica che, ovviamente, è in controtendenza da quella attuata dal governo nazionale che invece, sta facendo pagare pesantemente a tutti i lavoratori con l’aumento delle imposte, e agli enti locali con tagli indiscriminati e insostenibili, privilegiando, invece, la Casta e gli speculatori finanziari che sono i veri artefici di questa crisi finanziaria.
Crisi finanziaria che, ricordiamo, non è solo figlia della globalizzazione e delle ripercussioni negative delle politiche economiche degli altri stati che tradizionalmente hanno svolto un ruolo trainante dell’economia mondiale, ma anche frutto di un governo incapace, approssimativo e incentrato totalmente sui problemi del suo leader, unico garante degli interessi lobbisti e, per questo, tenuto in carica anche a costo di mandare nel baratro l’intero paese.
Da ciò deduciamo che il vero motivo per cui i banchi dell’opposizione, in particolare quelli del PDL, sono rimasti vuoti, sono da ricercare nel loro modo di intendere la politica economica, il cui modello di riferimento è certamente quello nazionale, notevolmente e ampiamente in antitesi con quello attuato da questa amministrazione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa