Lettera aperta dei docenti dell’Istituto Comprensivo ” Madre Teresa di Calcutta” agli studenti ed ai genitori di Monterosso Almo.

Docenti sul piede di guerra all’Istituto Comprensivo “ Madre Teresa di Calcutta ” dove nella prima riunione utile del collegio si è deciso di annullare tutti i viaggi di istruzione. Questa iniziativa è stata presa per solidarietà ai tanti colleghi precari e personale della scuola rimasti senza lavoro e per protesta contro le condizioni di precarietà in cui sono costretti ad operare gli stessi docenti e personale di ruolo decimati dai continui tagli. Tutto il corpo docente dell’Istituto Comprensivo ” Madre Teresa di Calcutta” prende quindi carta  e penna e scrive una circostanziata lettera indirizzata agli studenti ed ai loro genitori. ” Vogliamo farvi partecipe del profondo disagio e senso di smarrimento che sentiamo nello svolgere il nostro lavoro – scrivono i docenti – che non è e non può essere un semplice mestiere ma è e deve essere una missione. Un ruolo che mai come in questi anni ci è stato disconosciuto dalla politica, a cui si è aggiunta, in maniera purtroppo sempre più crescente, la scarsa considerazione sociale e la mancata collaborazione delle famiglie. Una Scuola che negli ultimi anni ha pagato più di qualsiasi altra istituzione la crisi economica con tagli pesantissimi ed insostenibili sia al personale che ai finaziamenti. Cosa gravissima ci hanno bloccato gli scatti di anzianità – continua la lettera – dei nostri già miseri stipendi che continuano ad essere tra i più bassi tra quelli dei colleghi europei. Tra elementari e superiori, negli aultimi tre anni, sono stati tagliati 87mila posti di insegnate e quest’anno verranno accorpate 5.600 scuole con la soppressione di oltre 1.000 presidenze soprattutto nei paesi. L’11% dei posti di direttore amministrativo (1.130 posti) salteranno e 1.100 posti di assistente amministrativo verranno tagliati. Tutti questi tagli indiscriminati non hanno risparmiato neppure la nostra scuola che quotidianamente lavora in una realtà di frontiera. In questi ultimi anni – si ribadisce nella missiva – ci è stato tagliato parte del tempo prolungato , è stata inoltre depotenziata la lingua straniera e l’educazione tenica ed artistica. Per non parlare quanto è successo quest’anno nella nostra Scuola. Prima hanno tentato di toglierci la Presidenza e di affidare la nostra Scuola al preside di un altro istituto di un’altra città: Pericolo scongiurato ma solo temporaneamente. Poi hanno accorpato le due ex prime classi della scuola elemetare ( per risparmiare rendono le classi degli affollati pollai) e come se non bastasse hanno ridotto invece di aumentarle le ore di sostegno nella stessa classe. Hanno cercato anche di toglierci un’unità di personale A.T.A. riconquistata con grande fatica. Non si può continuare a lavorare in questo modo ed in queste condizioni. Quindi noi professori – si afferma nella lettera – rivendichiamo il riconoscimento del nostro ruolo e della nostra dignità e professionalità. Pertanto per tutto questo abbiamo deciso, a stragante maggioranza, di dire basta e come forma di protesta per l’anno scolastico 2011-12 non organizzeremo viaggi di istruzione e visite guidate oltre l’orario di servizio. Tutte cose che fino allo scorso anno abbiamo fatto – concludono i professori – in forma di totale volontariato e asumendoci notevoli responsabilità connesse all’obbligo di vigilanza nei confronti degli studenti minorenni e che visto quanto sopra non intendiamo più fare fino a quanto non verrà riconosciuta la nostra dignità professionale e rispettato il nostro ruolo nella società”

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