AL VIA LA FASE PROGETTUALE PER LA PRIMA AREA INDUSTRIALE ECOSOSTENIBILE NEL MEDITERRANEO GRAZIE AL PROGETTO M.E.I.D. STAMANI IL CONVEGNO INTERNAZIONALE A RAGUSA. L’AREA PILOTA SARA’ GRANDE 117 ETTARI.

Un “Ecopark” nascerà all’interno della zona industriale del Consorzio Asi di Ragusa e sarà la prima area industriale ecosostenibile del Mediterraneo. Sorgerà alla quinta fase e si estenderà per 117 ettari. Sarà un’area pilota. Si potranno insediare imprese che useranno materiali a basso impatto ambientale e opereranno interventi tesi alla riduzione delle emissioni in atmosfera, al riciclo dei rifiuti, all’energia alternativa. Dovranno attenersi a regole che saranno redatte da un gruppo di esperti e che diventeranno modello su scala europea grazie al progetto M.E.I.D. (Mediterranean Eco Industrial Development) che ha come ente capofila l’Enea, come partner italiani il Consorzio Asi di Ragusa e la Fondazione Fenice di Padova e poi altri sei Paesi europei (Spagna, Grecia, Francia, Bosnia Herzegovina, Malta). Stamani a Ragusa, nell’attrezzata sala multimediale dell’Asi, si è svolto il convegno internazionale dal titolo “Elementi di sostenibilità nella progettazione di aree ed edifici industriali” al quale hanno preso parte esperti italiani e stranieri per analizzare assieme alcune delle prime esperienze svolte in Europa, da implementare o da continuare a sperimentare, per la nascita di nuove aree industriali ecosostenibili. Dalla Spagna, Patxi Hernández di Tecnalia ha mostrato alcuni elementi di progettazione ed esempi pratici per edifici industriali ecosostenibili. In Spagna si è cercato di sviluppare un parallelismo tra il sistema ecosostenibile da realizzare e il sistema ecologico chiuso con un ciclo di rifiuti industriali che diventano risorse per altre aziende. “Siamo agli inizi – ha detto Hernández – stiamo lavorando molto sulle nuove aree industriali, cioè su quelle che devono ancora nascere e sulle quali si potrà intervenire in modo adeguato fin dalla progettazione”. Dalla Francia, Francois Tamarelle ed Elena Murzakaeva di Skema hanno parlato della gestione delle acque nelle are industriali nella regione Paca dove è nata una piattaforma interattiva capace di mettere in comunicazione tra loro le compagnie interessate alla gestione attiva delle risorse idriche. Ad aprire i lavori sono stati i vertici del Consorzio Asi di Ragusa, e in particolare il presidente Rosario Alescio e il direttore Franco Poidomani. Alescio ha rimarcato l’importanza dell’attuazione del progetto M.E.I.D., finanziato con fondi europei del programma operativo Med, che permetterà di far nascere a Ragusa un’area industriale ecosostenibile che sarà area pilota rispetto al resto d’Europa e che prevede non solo una differente pianificazione di natura urbanistica ma anche l’attivazione di finanziamenti europei che potranno generare nuove risorse attraverso il coinvolgimento delle imprese che si occupano di pannelli fotovoltaici o di materiali a basso impatto ambientale. “Una vera occasione di crescita per il nostro territorio – spiega il presidente Alescio – ma anche la voglia di tutelare il più possibile l’ambiente senza impedire lo sviluppo. Da Ragusa parte un’area pilota che sarà esempio per altre realtà industriali”. E anche la Regione Sicilia, rappresentata da Giovanni Giammarva dell’ufficio di gabinetto dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive, guarda con grande attenzione all’esperienza che sta portando avanti l’Asi di Ragusa. Interessanti contributi sono arrivati anche dagli altri relatori come Maria Anna Segreto dell’Enea che ha parlato degli incentivi e delle norme attuali in Italia. Danilo Franchi di Energo si è occupato della certificazione che sarà necessaria per le imprese che si insedieranno nelle aree industriali ecosostenibili. Giuseppe Trombino, presidente Inu Sicilia, ha parlato della nuova pianificazione urbanistica in base alle nuove regole mentre a scendere nei dettagli su “Ecopark”, l’area pilota che sorgerà a Ragusa, è stato il consulente tecnico Giovanni Iacono, di Svimed che ha ricordato che sarà un sistema industriale progettato per gli scambi energetici e dei materiali, che andrà a minimizzare l’utilizzo di energia e di materie prime, riducendo la produzione di rifiuti e sviluppando al suo interno relazioni economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibili. Concluso il convegno internazionale, gli esperti continueranno a confrontarsi anche domani e dopodomani mediante gruppi di lavoro che serviranno alla redazione di documenti programmatici da mettere a disposizione per raggiungere gli obiettivi del progetto M.E.I.D.. Durante la mattinata di lavoro, i partecipanti al convegno, i relatori e gli esperti hanno potuto visitare l’esposizione curata dalla Cappello Group che ha brevettato i pannelli solari Coversun con caratteristiche innovative che garantiscono la totale integrazione architettonica e il massimo rendimento economico. Potranno essere installati su tutti i tipi di capannoni industriali in sostituzione ai cupolini in fibro-cemento o in cemento-amianto, oppure su edifici di nuova costruzione. Gli atti del convegno saranno presto disponibili sul sito internet www.medmeid.eu

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